Inditex (Zara), un 2014 col turbo. E premia dipendenti e azionisti
Inditex, si sa, è una certezza. Il gruppo spagnolo, colosso mondiale del fast fashion, archivia un 2014 con profitti e vendite in crescita.
Per la precisione, l'esercizio 2014/2015 (chiuso a gennaio) ha visto l'utile netto crescere del 5,4% a 2,5 miliardi di euro. L'ebitda e' aumentato del 4,5% a 4,1 miliardi, l'ebit è salito del 4% a 3,2 miliardi e le vendite dell'8,3% a 18,12 miliardi.
Così, dopo dopo un 2013 frenato dall'effetto cambi, il gruppo proprietario di Zara (ma anche di altri 7 marchi tra cui Massimo Dutti, Bershka e Pull&Bear) fa ancora i conti con i tassi ma ma in misura piu' contenuta: a cambi costanti, infatti, le sue vendite sarebbero cresciute dell'11%.
Visti i risultati brillanti anche deel periodo successivo (tra il primo febbraio e il 14 marzo le vendite sono aumentate del 13% a cambi costanti), il colosso di Amancio Ortega ha deciso si distribuire una cedola più ricca ai suoi azionisti: 0,52 euro per azione, in crescita del 7,5% rispetto all'anno precedente.
Non solo: Inditex ha deciso anche di premiare i dipendenti e ha annunciato un "profit-sharing plan" 2015/2016 che coinvolgerà oltre 70mila addetti.
Tornando ai numeri, il gruppo che controlla Zara, che alla fine dello scorso anno contava 6.683 negozi in 88 Paesi (343 in più rispetto al 2013) ha già in programma per quest'anno nuove aperture a Londra (Oxford St. 61), Barcellona (Plaza Cataluña) e in numerose città statunitensi, compresi tre store a New York (oltre a quello sulla Fifth Avenue). Viaggia spedito anche l'e-commerce. Per il mercato online ora Ortega guarda a Taiwan, Hong Kong e Macao.