Economia
Inflazione al 2% dogma intoccabile, ma se la Bce sbaglia pagano gli europei

Christine Lagarde
Lagarde e il suo board sollevati da qualsiasi responsabilità
Bce, quando le politiche monetarie vengono sbagliate pagano le banche nazionali e i cittadini ma i responsabili mai
Che la politica monetaria della Banca Centrale Europea possa o meno stimolare l'economia è un dato di fatto. Non ci sono modalità che permettano ai Governi componenti l'Europa o ai Commissari Europei di perorare una giusta invocazione per indirizzare al meglio la politica economica Europea. Il trattato ha dato ampi e pieni poteri di discrezionalità alla BCE e per quanto è dato a vedere soccombiamo alle decisioni del board della Banca Centrale Europea. Perché il board?
Per una ragione molto semplice: Christine Lagarde è la Presidente della BCE e al contempo è supportata da un Consiglio Direttivo composto da Luis de Guindos (vicepresidente) e dai membri Frank Elderson, Philip R. Lane, Fabio Panetta, Isabel Schnabel, che formano il Comitato Esecutivo. Ergo tutte le colpe, gli errori e le omissioni in relazione all'euro (e all'economia), nonché alla sua quotazione sono da attribuirsi anche a queste persone, ben sapendo che la BCE appartiene alle banche centrali di tutti i paesi dell’UE ed in un certo senso possono essere considerate come azioniste. Queste persone rappresentano gli “azionisti*”.
La BCE ogni sei settimane valuta gli andamenti economici e monetari e adotta, avocando a sé, le decisioni di politica monetaria. Le rimanenti riunioni si incentrano su aspetti relativi agli altri compiti e responsabilità della BCE e dell’Eurosistema. Per assicurare la separazione della politica monetaria e delle altre funzioni della BCE dai suoi compiti di vigilanza, sono convocate riunioni distinte del Consiglio direttivo.
Ora, se tutto ciò non dovesse risultare chiaro, diciamo che i membri del board sono responsabili della politica monetaria Europea e “se sbagliano non pagano”. In compenso paghiamo sempre noi, con le nostre aziende, con il nostro lavoro, con le nostre famiglie e così via. C'è rimedio ad errate manovre della BCE? No, perché nessuno di noi può interferire sulle decisioni prese dalla Lagarde & C. Poi, è d'uopo ricordare che se la BCE ha dei buchi (leggi deficit e al momento non ne conosciamo l'ammontare) di bilancio questi devono essere ripianati dalla Banche Centrali, pro quota. Domanda: allora i Governi, con i vari Parlamenti ed il Parlamento Europeo non contano niente? Forse, niente no, ma come citava Amschel Mayer Rothschild (1744-1812): “Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importerà di chi scrive le sue leggi”. Più cinici di così non si può, ma è pur sempre un'amara verità.
Raramente ho chiuso un articolo senza proporre un suggerimento, questa volta ne voglio dare due perché la BCE dovrebbe cambiare registro e uniformarsi alle necessità dell'economia reale esistente in Europa, seguendo e gestendo pedissequamente i fattori contingenti senza “allinearsi” alla Federal Reserve (gli USA sotto il profilo economico sono distanti 20 anni rispetto all'Europa, loro sono una “Nazione”, diversamente dall'Europa) rivedendo, se mai fosse possibile, il trattato, salvo che i due dogmi principali presenti cioè: la BCE è intoccabile ed insostituibile e l'inflazione deve essere contenuta entro il due percento, “punto”, siano considerati a tutti gli effetti come una bibbia dove solo un dio può fare e disfare. Tutto questo lo valutiamo con la: Condicio sine qua non – Condizione senza la quale non si può verificare un evento.
Tutti i governatori delle Banche centrali di tutti i paesi dell’UE
*Pierre Wunsch (Governatore della Nationale Bank van België/ Banque Nationale de Belgique), Joachim Nagel (Presidente della Deutsche Bundesbank), Madis Müller (Governatore della Eesti Pank), Gabriel Makhlouf (Governatore della Banc Ceannais na hÉireann / Central Bank of Ireland), Yannis Stournaras (Governatore della Bank of Greece) Pablo Hernández de Cos (Governatore del Banco de España), François Villeroy de Galhau (Governatore della Banque de France), Boris Vujčić (Governatore della Hrvatska narodna banka), Ignazio Visco (Governatore della Banca d’Italia), Constantinos Herodotou (Governatore della Central Bank of Cyprus) Mārtiņš Kazāks (Governatore della Latvijas Banka), Gediminas Šimkus (Presidente del Consiglio di amministrazione della Lietuvos bankas), Gaston Reinesch (Governatore della Banque centrale du Luxembourg), Edward Scicluna (Governatore della Bank Ċentrali ta’ Malta / Central Bank of Malta), Klaas Knot (Presidente della Nederlandsche Bank), Robert Holzmann (Governatore della Oesterreichische Nationalbank), Mário Centeno (Governatore del Banco de Portugal), Boštjan Vasle (Governatore della Banka Slovenije), Peter Kažimír (Governatore della Národná banka Slovenska), Olli Rehn (Governatore della Suomen Pankki - Finlands Bank).