Intesa Sanpaolo ha cartolarizzato un portafoglio di crediti in sofferenza, precedentemente ceduto a un veicolo ad hoc, da 4,3 miliardi al lordo delle rettifiche di valore e circa 1,2 miliardi al netto, 'che rispetta i requisiti normativi per il rilascio della garanzia Gacs'.
Lo annuncia l'istituto, precisando che il veicolo di cartolarizzazione ha emesso 'titoli senior pari all'81% del prezzo del portafoglio e titoli subordinati pari al restante 19%'. Per i titoli senior, che sono stati integralmente sottoscritti, e rimarranno detenuti, da Intesa Sanpaolo e hanno rating investment grade da parte delle agenzie specializzate Dbrs Morningstar (BBB), Moody's (Baa2) e Scope Ratings (BBB), 'si prevede il rilascio della garanzia Gacs entro il primo trimestre del 2021'.
Quanto ai titoli subordinati, anch'essi sottoscritti da Intesa, saranno ceduti per il 95% a investitori terzi e mantenuti per il restante 5% 'in ottemperanza agli obblighi regolamentari vigenti, al fine di conseguire il pieno deconsolidamento contabile e regolamentare del portafoglio alla data di perfezionamento della cessione dei titoli, atteso entro la fine del 2020'.
L'operazione prevede un prezzo di cessione del portafoglio in linea con il valore di carico e 'porta Intesa Sanpaolo con un anno di anticipo a superare l'obiettivo indicato nel Piano di Impresa 2018-2021 di dimezzare nel quadriennio, senza oneri straordinari per gli azionisti, i crediti deteriorati al lordo delle rettifiche di valore a un ammontare di 26,4 miliardi di euro e al 6% in rapporto al totale dei crediti alla clientela'. Considerando i dati a fine settembre 2020 al netto di Ubi Banca, infatti, con questa cessione lo stock di npl lordi del gruppo Intesa scende a 24,6 miliardi di euro e al 5,9% in rapporto al totale dei crediti alla clientela.
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