Investimenti, Fs il jolly di Conte. Aiutino da quasi un punto annuo di Pil
Il nuovo piano industriale delle Fs. "Alitalia? Nessuna novità"
Investimenti record per 58 miliardi di euro in quattro anni, 1.600 cantieri che tra Anas e Rete Ferroviaria Italiana, 12 mila assunzioni dirette di cui 5mila entro quest'anno e 120 mila nuovi posti di lavoro complessivi. Numeri che rappresentanto un aumento annuo del Pil tra lo 0,7% e lo 0,9%. Il vero aiutino alla crescita italiana non arriva da decreti ad hoc su cui M5S e Lega si sono azzuffati fino a qualche giorno fa, ma dal nuovo piano industriale quadriennale delle Ferrovie dello Stato, gruppo che al governo gialloverde toglierà anche le castagne dal fuoco su Alitalia e sulla ricostruzione del Ponte di Genova. Strategie che l'amministratore delegato delle FS Gianfranco Battisti ha presentato oggi agli stakeholder.
"La mia presenza qui è il riconoscimento, non estemporaneo, che Fs e' un perno essenziale per il sistema dei trasporti e svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese", ha commentato infatti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla presentazione del nuovo piano industriale del gruppo. In una "congiuntura internazionale particolarmente critica che non ci favorisce e che e' dovuta alla guerra dei dazi", garantisco "il massimo impegno del Governo allo sforzo del gruppo e per superare gli ostacoli alla crescita che per troppo tempo hanno rallentato tutto il sistema", ha aggiunto il premier.
Le nuove strategie consentiranno al colosso pubblico del trasporto di raggiungere 16,9 miliardi di ricavi (dai 12,1 del 2018) con un Ebitda di 3,3 miliardi (dai 2,5 del 2018) e un utile netto che arriverà a 800 milioni di euro (da 600 milioni). Risultati che saranno conseguenza di un "impegno che non è mai stato cosi' elevato, quest'anno abbiamo superato i 10 miliardi di investimenti, siamo arrivati a 12 miliardi", ha sottolineato Battisti. "Nel 2030 - ha aggiunto il manager - raggiungeremo i 2 miliardi di passeggeri".
L'ammontare degli investimenti, un valore mai così alto, proietta le Fs quale primo investitore in Italia, con punte fino a 13 miliardi all'anno (+75% contro i 7,5 miliardi del 2018). Investimenti che per i "1.600 i cantieri che saranno accelerati, tra Anas e Rfi, saranno quattro, più altri quattro miliardi per interventi manutentivi sulla rete". Mentre per le aree urbane saranno "5,3 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi per interventi su nodi urbani che coinvolgeranno 350 stazioni". "Nel nostro piano industriale - ha aggiunto Battisti - abbiamo dato attenzione al trasporto dei pendolari, come il governo ci ha chiesto". "Dobbiamo prendere quote di mercato dal settore auto", ha aggiunto.
Fs è il gruppo a cui il Ministero per lo Sviluppo di Luigi Di Maio ha affidato la regia del rilancio di Alitalia, rilancio che al momento sta subendo dei ritardi per le proroghe chieste ai commissari per quanto riguarda la ricerca di altri partner da inserire nel capitale della newco. "Siamo in fase negoziale, abbiamo ottenuto una proroga fino al 15 giugno, al momento non ci sono novità', ha fatto sapere Battisti.
"Nel caso dovessimo concludere l'operazione, il nostro piano industriale verrebbe riadattato, ma nei suoi pilastri non cambierebbe molto perchè l'incidenza dell'operazione in termini di capacità di investimenti sarebbe circoscritta. Ci sarebbe un'integrazione sotto il profilo trasportistico e finanziario sulla quale abbiamo gia' le idee molto chiare". Su Genova, infine, "a breve concluderemo il progetto del nuovo ponte Morandi di Genova, che sta realizzando la societa' del gruppo Italferr", ha concluso il numero uno delle Fs.
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