Italia sotto attacco. Borsa a picco e spread ai massimi da luglio - Affaritaliani.it

Economia

Italia sotto attacco. Borsa a picco e spread ai massimi da luglio

L'Italia è di nuovo sotto attacco della speculazione. Dopo un avvio timidamente positivo, a Piazza Affari sono tornate le vendite. A metà giornata il Ftse Mib perde circa il 2% toccando nuovi minimi sotto 17 mila punti, tornando a livelli visti nel 2013. Negativi anche gi altri mercati europei. In Asia si segnala la seduta positiva di Tokyo (+1,1%) mentre le Borse cinesi, da Hong Kong a Shanghai, da Taiwan a Seul, sono chiuse da oggi fino a mercoledì per festeggiare il Capodanno.

Piazza Affari affonda a causa delle vendite sui titoli bancari, collegate sempre ai timori per i crediti deteriorati a bilancio (non-performing loans). La giornata era iniziata con un tentativo (fallito) di rimbalzo seguito alla difficile settimana scorsa. Ma non solo le banche soffrono e può esserci anche un effetto spread, visto che la differenza tra il rendimento del nostro Btp decennale e il bund omologo si è allargata a 135 punti, il massimo mai toccato da luglio scorso. Diversi titoli sono stati congelati al ribasso, da Mps a Poste ed Exor, mentre Fca cede il 7,45% (dopo una sospensione) ed Ubi Banca il 5,81%. Positiva Bpm (+0,45%), unica tra le blue chips.

Sui mercati si assiste a un contagio per il rischio sovrano da parte del comparto finanziario italiano, che si allarga anche alle altre piazze del Mediterraneo, con la Borsa di Atene in profondo rosso (-6%). Oggi infatti sono le banche ad appesantire i Btp e a spingere contestualmente gli investitori a un’ennesima "caccia alla qualità" (il cosiddetto fly to quality) in Germania e nei Paesi considerati più solidi, con il rendimento del biennale tedesco a -0,506%, un rendimento negativo da record.

Saipem è in caduta libera (-16%), nel primo giorno di scambi dopo il termine della trattazione dei diritti in borsa dell’aumento di capitale iperdiluitivo di 3,5 miliardi di euro. Il titolo viene venduto perché è a premio rispetto al valore teorico dei diritti. Pesa anche la decisione di S&P di mettere il rating sotto osservazione. Entro giovedì è possibile esercitare i diritti, mentre le negoziazioni in borsa si sono chiuse venerdì scorso con un ribasso del 94% rispetto al prezzo di debutto. Sono offerte in opzione fino a un massimo di 9,67 miliardi di azioni nel rapporto di 22 nuove azioni ogni 1 azione ordinaria e/o risparmio posseduta a un prezzo di emissione pari a 0,362 euro. Secondo un analista, «il titolo si sta portando verso il prezzo di sottoscrizione dell’aumento di 0,362 euro».

Giù anche Eni (-0,96%), tiene invece Bpm (+0,45%). Sprint di Engineering , dopo l’investimento dei fondi Nb Renaissance ed Apax VIII., che hanno firmato un accordo per l’acquisto del 37,1% circa di Engineering a un prezzo di 66 euro per azione. L’operazione, qualora fosse perfezionato, porterà al lancio di un’Opa obbligatoria al prezzo sempre di 66 euro per azione, con un premio di 18,1% rispetto alla media dei prezzi di Borsa degli ultimi sei mesi. Il fondatore e presidente Michele Cinaglia - si legge in una nota - investirà insieme ai fondi, continuando a essere azionista della società con una quota del 12,2%, nel caso di adesioni totalitarie all’Opa. Bestinver, azionista con una quota pari a circa l’8,5%, ha sottoscritto un impegno ad aderire all’Opa al verificarsi di determinate condizioni.

Il petrolio, al pari dei mercati finanziari, dopo un’apertura positiva ha virato al ribasso.