Da gennaio pausa caffè più amara. Rincari Iva sulle macchinette

Dal primo gennaio 2014, per finanziare l'Ecobonus anche la pausa caffè sarà più amara. Colpa dell'Iva sui prodotti venduti nei distributori automatici che passerà dal dal 4 al 10%.
A sottolinearlo è Lucio Pinetti, presidente di Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica aderente a Confcommercio, che annuncia il lancio dal prossimo 9 settembre di "una campagna per informare i consumatori attraverso un milione di adesivi che verranno affissi su tutti i distributori automatici installati in Italia.
Il messaggio è chiaro: l'aumento dell'Iva non è una nostra decisione ma un'imposizione del Governo". In particolare, calcola Confida, l'incremento dell'Iva comporterà un aumento di 5 centesimi sul caffè e le bevande calde, e di dieci centesimi sulle bevande fredde e gli snack. A tutto questo si aggiungono i costi vivi per il comparto.
"Per adeguare i distributori automatici installati nei luoghi pubblici - circa un milione di macchinette - il settore del vending (30 mila addetti e piu' di mille imprese)", sottolinea Pinetti, "dovra' invece spendere tra i 30 e i 50 milioni di euro. Inoltre, per sostituire i prezzi occorreranno dai 4 ai 5 mesi, difficile dunque essere pronti per il 1 gennaio prossimo. Come se non bastasse, se i consumi dovessero subire una flessione allora saremmo costretti a rinunciare alla prestazione di centinaia di dipendenti".