Coca, orge e divorzio a Wall Street: la banca Jefferies nella bufera
Una storia che sembra uscita da un film di Martin Scorsese o di Oliver Stone sta mandando in subbuglio l'intera Wall Street. Festini a luci rosse, fiumi di cocaina e un matrimonio che va in frantumi: gli ingredienti ci sono tutti.
Ma andiamo con ordine. A finire nell'occhio del ciclone è Sage Kelly, 42 anni, direttore della banca d'investimento americana Jefferies, accusato a mezzo stampa dalla mogliettina, Christina di Mauro (39 anni) di avere una vita praticamente identica al protagonista di The Wolf of Wall Street interpretato da Leonardo di Caprio.
I particolari stanno venendo fuori piano piano sui giornali Usa. La signora accusa i giornalisti (quelli del New York Post), suo marito e i suoi amici banchieri di sniffare cocaina, eroina, di fare uso di funghi allucinogeni e di organizzare party per fare sesso di gruppo.
Per esempio, narra la Di Mauro, sposata con Kelly da 12 anni e ora in procinto di divorziare, di aver partecipato ad una festa a base di coca al Ritz-Carlton di Boston nel 2012, con il capo di suo marito e signora. Ebbene la 39enne racconta di avre avuto la netta sensazione che suo marito l'avesse 'promessa' al suo superiore per quella notte.
Sage Kelly, manco a dirlo, nega tutto. E giura che tutto questo è un "racconto, tratto direttamente dal The Wolf of Wall Street". Il banchiere, padre di due figlie, si è comunque messo in "aspettativa" a causa di "questioni personali" mentre l'intera banca è nella bufera.
Colpita dallo scandalo, la Jefferies ha dovuto attivare l'unità di crisi dell'ufficio comunicazione. Tutti i dirigenti sono stati quindi sottoposti a test anti-droga, compreso l'a.d. Richard Handler e il presidente del comitato esecutivo Brian Friedman. Questi ultimi, in una nota pubblicata sul sito web dell'istituto, denunciano con forza il comportamento dei tabloid, ricordano i "valori" e l'"integrità" della banca e "dimostrano" che alla fine questa storia è "pura invenzione", rivelando che i test anti-droga sono risultati "tutti" negativi.