Jobs act, Renzi mette una pezza. Zanetti ad Affari: "A febbraio norme per statali"
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
"Noi di Scelta Civica avremmo francamente preferito che i piani del lavoro pubblico e privato venissero trattati subito insieme all'interno dei decreti attuativi del Jobs Act, anche perché sarebbe stato più coerente farlo nell'impianto di un provvedimento il cui obiettivo è quello di abbattere gli steccati e le differenze fra le diverse categorie di lavoratori, non solo all'interno del privato, ma anche fra privato e pubblico. Ma la posizione del presidente del Consiglio Matteo Renzi è comunque di apertura, nel senso di procedere a un'equiparazione del trattamento e, da questo punto di vista, è positivo".
Lo afferma ad Affaritaliani.it Enrico Zanetti, sottosegretario all'Economia di Scelta Civica, a proposito della decisione di Matteo Renzi di scorporare dai decreti del Jobs Act le norme sul pubblico impiego e di inserirle nel Ddl Madia.
"L'importante è che si converga verso un obiettivo comune che è quello di estendere queste norme anche al pubblico impiego", prosegue Zanetti, "coinvolgendo come doveroso il Parlamento, ma non abdicando a un ruolo di decisione che alla fine deve rimanere in capo al Governo". "Si parla comunque di tempi brevi, come febbraio", conclude il sottosegretario.