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Economia
Il mercato si raffredda e l'IA miete vittime: Klarna sostituisce 1.200 dipendenti con l'intelligenza artificiale
intelligenza Artificiale

Intelligenza artificiale: le due facce della medaglia

Nvidia, regina indiscussa del mercato dei chip per l'intelligenza artificiale, ha raddoppiato utili e fatturato nel secondo trimestre, superando ogni aspettativa. Eppure, in un contesto che normalmente avrebbe scatenato l'euforia degli investitori, il mercato ha reagito con inaspettato scetticismo: subito dopo la pubblicazione del bilancio, le azioni del colosso dei chip hanno subito un calo superiore al 4% segnalando una delusione che, a prima vista, potrebbe sembrare ingiustificata. 

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Nonostante la revisione al rialzo della guidance, gli investitori non sono rimasti "incantati" dai risultati. Ma a cosa si deve imputare questo improvviso pessimismo? Il mercato negli ultimi tempi è diventato sempre più cauto nei confronti dell'IA, soprattutto a fronte dei massicci investimenti delle Big Tech (tra cui Microsoft, Amazon, Meta e Alphabet). I risultati delle ultime trimestrali hanno rivelato che la fiducia degli investitori in questa corsa all'IA non è più incrollabile come in passato, e infatti le performance di Tesla o Google, ad esempio, non sono state accolte positivamente.

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In questo contesto Nvidia fa da barometro per l'IA. Con un controllo dell'80% del mercato dei semiconduttori per l'intelligenza artificiale, i chip della big tech sono essenziali per applicazioni avanzate come ChatGpt. Eppure, la recente flessione dei margini e il dubbio sulla sostenibilità del suo accelerato ritmo di crescita hanno alimentato sempre più sfiducia negli investitori che si interrogano se l'IA sia davvero la gallina dalle uova d'oro o una bolla pronta a scoppiare.

Che non sia una bolla n'è convinto Sebastian Siemiatkowsk, Ceo del colosso del "buy now, pay later", Klarna. La fintech svedese specializzata in pagamenti rateizzati, ha recentemente annunciato un massiccio pacchetto di licenziamenti, diventando così pioniera del primo esponenziale taglio di personale causato dall'intelligenza artificiale. Ben 1.200 dipendenti su 5.000 saranno sostituiti da sistemi di IA, portando l'organico a 3.800 persone, con l'intento di ridurlo ulteriormente a 2.000. Questa drastica riduzione è stata giustificata come una strategia per ottimizzare i costi e migliorare l'efficienza dell'azienda.

Klarna, che aveva raggiunto una valutazione di 46,5 miliardi di dollari nel 2021, ha subito un drastico calo a 6,7 miliardi nel 2022 a causa di un'espansione troppo ambiziosa negli Stati Uniti. Così, mentre si prepara all'Ipo (con una valutazione stimata tra 15 e 20 miliardi di dollari), l'azienda continua a puntare sull'IA per recuperare terreno. E infatti l'impatto sui conti è già più che evidente. Grazie alla riduzione del personale e ai risparmi ottenuti con l'AI, il fatturato medio per dipendente è aumentato da 400.000 a 700.000 dollari. 

Ma invece il costo umano a quanto ammonta? Il timore che l'IA sostituisca i lavoratori, piuttosto che supportarli, si sta materializzando sempre più, e Klarna potrebbe essere solo la prima di molte aziende pronte a ricorrere a questa "strategia".

Tuttavia, la cautela mostrata dal mercato verso l'IA suggerisce che la strada verso il futuro non sarà priva di ostacoli. Le prossime mosse di Nvidia saranno determinanti non solo per l'azienda stessa, ma per l'intero ecosistema tecnologico globale, che continua a trattenere il fiato in attesa di capire se questa corsa all'IA manterrà le sue promesse o se ci attendono tempi più incerti.






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