Economia
La ripresa non c'è. Servono gli investimenti pubblici. L'allarme del presidente dello Svimez

Quindi, il Mezzogiorno rischia di essere sempre più isolato? “Si sta delineando una geografia del lavoro che rischia di escludere il Mezzogiorno, i giovani e le donne. Ben oltre i problemi di disallineamento tra domanda e offerta, la radice va individuata nella scarsa innovazione del sistema economico, poco posizionato sulla frontiera competitiva e prevalentemente basato su prodotti e sistemi produttivi tradizionali. E questo ulteriore allargamento dei divari rischia di configurare mutamenti sociali di carattere strutturale che necessitano di risposte organiche oltre di congiuntura. Ecco perché non si può affrontare il problema della ripresa del Paese e dell’occupazione solo con la rigidità delle regole”.
In sintesi, quali interventi andrebbero intrapresi per iniziare una nuova rotta duratura? “Occorrerebbero strumenti di fiscalità di compensazione in attesa di politiche fiscali più armoniche. Poi, il rilancio degli investimenti pubblici e privati, guardando con attenzione alle risorse comunitarie ed escludendo dal rapporto deficit-Pil il cofinanziamento per le spese d’investimenti. Infine, un nuovo orientamento nella pianificazione delle infrastrutture che aggiorni le esigenza di vera mobilità delle merci e delle persone”.
Eduardo Cagnazzi