Legge stabilità, critiche da Corte Conti e Bankitalia: "Sul cuneo pochi tagli e rischio equità"
Bankitalia e Corte dei Conti esprimono dubbi sul cuneo fiscale, in merito alla legge di stabilita'. Nell'audizione al Senato dove e' in corso l'esame del provvedimento, il vice direttore generale di Palazzo Koch Luigi Federico Signorini ha spiegato che il risparmio derivante per un lavoratore dal taglio del cuneo fiscale e' pari a poco meno di 100 euro: "La dimensione dell'intervento non e' elevata - spiega - essa riflette i limitati margini di manovra disponibili e la scelta di utilizzarli per intervenire anche in altri ambiti".
"Escludendo il caso di nuove assunzioni - afferma ancora il vice direttore generale di Bankitalia - per un lavoratore senza carichi familiari e con retribuzione pari a quella media della contabilita' nazionale il cuneo fiscale complessivo diminuirebbe tra il 2013 e il 2014 dal 48,5 al 48,1%".
Sulla stessa linea la Corte dei Conti: il presidente della magistratura contabile Raffaele Squitieri giudica anche lui il taglio del cuneo "limitato" e che anzi comporta "problemi distributivi e di equita'" poiche' esclude dal beneficio 25 milioni di soggetti.
Secondo la Corte, "Contrastare il declino del sistema produttivo rappresenta oggi l'emergenza nazionale sulla quale va concentrata e misurata la capacita' di intervento". Secondo la Corte La legge di stabilita' rischia di comportare "ulteriori aumenti impositivi" sul patrimonio immobiliare, in particolare sulle seconde case.Inoltre, "e' ancora alta la probabilita' che si realizzi un quadro meno favorevole di quello prospettato dal Governo e con scostamenti crescenti nel tempo".