Economia

Manovra, Federmeccanica in pressing con un manifesto:"Giù il costo del lavoro"

Federmeccanica lancia un messaggio in vista della prossima manovra: "Bisogna puntare di più sulla metalmeccanica"

"Piu' impresa! Aumentare la forza delle imprese per dare forza al Paese", che significa dare anche "piu' lavoro": e' il messaggio-manifesto che lancia Federmeccanica anche in vista della prossima manovra. "Bisogna puntare di 'piu'' sulla metalmeccanica, vera spina dorsale dell'economia italiana, visto che rappresenta l'8% del Pil, il 50% dell'export nazionale e occupa 1,7 milioni di lavoratori", ha detto il vicepresidente di Federmeccanica, Fabio Astori.

"Solo se si punta di 'piu'' sulle imprese ci puo' essere 'piu'' lavoro. Questa e' l'unica equazione possibile. Senza imprese, infatti, non c'e' e non ci puo' essere lavoro, benessere e sviluppo. Per questo le imprese metalmeccaniche lanciano un messaggio chiaro, forte e semplice con due parole 'Piu' impresa'", rimarca Astori. Un messaggio rivolto alle istituzioni nazionali e locali, al governo anche in vista della prossima manovra e agli stessi imprenditori.

Tra le priorità, ridurre il costo del lavoro e aumentare la produttività, incentivare ogni forma di collegamento tra salari e produttività, sostenere Industria 4.0, gli investimenti e la tecnologia ma anche l'alternanza scuola-lavoro, come ha spiegato il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi

Cinque i punti del manifesto: 'Piu' metalmeccanica; piu' flessibilita'; piu' istruzione e formazione; piu' innovazione; piu' competitivita'". E' necessario anche avere un mercato del lavoro flessibile, ha infatti sottolineato Franchi, "per consentire alle aziende di adattarsi ai cambiamenti" e "inclusivo (che rafforzi le tutele sociali con politiche attive basate sull'apprendimento permanente). La flessibilita' per l'industria metalmeccanica non e' precarieta'. Il 96% dei lavoratori metalmeccanici e' a tempo indeterminato". Insomma, si legge nel manifesto, "dobbiamo essere aiutati ad aiutare il Paese".

Sulla questione della formazione e delle competenze, la 147/ma indagine congiunturale presentata da Federmeccanica torna a rilevare che quasi un'impresa metalmeccanica su due, il 48% (era il 47% nella precedente rilevazione trimestrale), ha dichiarato di avere difficolta' a reperire manodopera specializzata; una carenza che riguarda le figure professionali sia con elevate competenze tecnologiche sia tradizionali.