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Economia
Manovra, Gualtieri:"Stime prudenti, con le riforme risparmi da spread"

Gualtieri si appella a “stime abbastanza prudenti” e al non aver contabilizzato in queste l’impatto sul gettito del piano per "la promozione" dei pagamenti digitali (cashless) per rispondere ai rilievi dell'Unione europea sul Documento programmatico di bilancio. Rilievi mossi da Bruxelles oltre che sul fondamento delle coperture di una legge di Bilancio che sarà di oltre 30 miliardi anche su un possibile mancato rispetto dei target sui conti pubblici.

Nella lettera indirizzata al vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e al commissario agli Affari monetari Pierre Moscovici, il numero uno del Tesoro mette poi in cantiere una disponibilità maggiore nel 2020 dai risparmi che si genereranno nella spesa per interessi grazie al “consolidamento della finanza pubblica” e “agli sforzi di riforma strutturale” che “produrranno un ulteriore calo dello spread” e “un miglioramento aggiuntivo in termini di equilibrio strutturale”.

In particolare, sui rilevi sollevati dalla Commissione su un possibile mancato rispetto dei target sui conti pubblici, Gualtieri giustifica l’andamento dei saldi con la congiuntura economica. Sottolinea che il deficit strutturale mostra un "leggero deterioramento", dello 0,1%, ma l'output gap peggiora perché l'economia italiana sarà ancora in una situazione difficile. In più c'è la richiesta di 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali.

"Pur nella consapevolezza che l'Italia ha necessità di porre il rapporto debito/Pil su un chiaro percorso di riduzione - scrive ancora - crediamo che l'obiettivo chiave sia di rilanciare la crescita e iniziare la transizione verso un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. Queste fondamentali considerazioni sostengono la nostra scelta per un fiscal stance sostanzialmente neutrale nel 2020 e un miglioramento graduale verso l'equilibrio strutturale nei successivi due anni".

Gualtieri segnala che il percorso di finanza pubblica tracciato dal Dpb "indica una chiara convergenza verso l'obiettivo di medio termine" e che l'output gap nel 2020 "sarà più ampio di -1,5 punti percentuali, con l'economia italiana in 'bad times'"; il ministro spiega che la flessibilità aggiuntiva richiesta per il prossimo anno "consentirà di focalizzare nuovi progetti sulla mitigazione del rischio idrogeologico e le infrastrutture collegate e di coinvolgere il settore privato con incentivi fiscali": tutto ciò considerato, Gualtieri ribadisce che "non c'è deviazione significativa".

Il ministro sottolinea anche il rischio di continuare con politiche eccessivamente restrittive, basandosi su un output gap sottostimato e ricorda che anche nell'ultimo Eurogruppo si è convenuto che "nell'attuale congiuntura, l'Eurozona deve evitare politiche fiscali pro-cicliche. Il Governo italiano e' d'ccordo con questa visione", scrive. Entra, poi, nel merito della composizione della manovra (Iva, spese inderogabili, Impresa 4.0, taglio cuneo fiscale), che avrebbe portato il deficit al 2,9% del Pil, "che viene ridotto al 2,2%".

La manovra e il decreto legge collegato - si legge ancora nella missiva - "include misure per migliorare la tax compliance e combattere le frodi fiscali che aumenteranno il gettito di circa lo 0,2% del pil per ciascun anno del triennio", con "l'obiettivo di ridurre il tax gap". Alla lettera, si spiega, viene allegata la "sintesi delle misure di contrasto all'evasione e alle frodi", per un totale di 3 miliardi nel 2020, 3,66 nel 2021 e 3,5 nel 2022.

Gualtieri infine elenca sommariamente le misure contenute nella manovra e nel decreto fiscale collegato (su cui è allegato il dettaglio delle misure e le previsioni di gettito), a partire dall'azzeramento dell'aumento Iva. Su Quota 100 il ministro dell'Economia scrive che "rimarra' in vigore fino al 2021, non altera i pilastri chiave del nostro sistema pensionistico e riteniamo che cambiamenti frequenti nelle regole potrebbero essere dannosi".

Cita il Reddito di cittadinanza in merito alla riduzione della poverta'; le misure per le famiglie e gli asili; il taglio del cuneo fiscale a favore della classe media; la digital tax; la stretta all'evasione e il piano cashless (compreso il lavoro con l'Abi per ridurre i costi dei Pos); il Green new deal, inclusa la tassa sulla plastica e il taglio dei sussidi dannosi; Impresa 4.0 'sostenibile'; riforme strutturali della giustizia e della Pa; investimenti per 55 miliardi (centrali e locali) in 15 anni; piu' risorse a scuola e sanita'. 

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    legge di bilancio




    
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