Economia
Manovra, l'ultima retromarcia è sul bonus giovani. Salva-calcio confermato




Corsa contro il tempo per approvare dal Parlamento la legge di Bilancio entro la fine dell'anno. Lo stralcio delle cartelle sarà affidato ai singoli Comuni
Manovra, la Serie A è salva dai debiti: 1 mld spalmabili in 60 rate
Il governo ora non può più sbagliare nulla o inevitabilmente scatterà l'esercizio provvisorio. La manovra è arrivata al passo finale, salvo ulteriori inciampi, nella serata di oggi dovrebbe scattare la fiducia alla Camera, con il testo blindato. Ma le ultime 24 ore per l'esecutivo a guida Meloni sono state davvero complicate, la Ragioneria di Stato infatti ha rimandato in Commissione Bilancio il testo, c'erano 44 norme senza le necessarie coperture economiche. Per questo sono stati necessari altri stravolgimenti delle misure. Come ad esempio - si legge su Repubblica - quello che riguarda il bonus cultura per i ragazzi che compiono 18 anni. "I nati nel 2004 avranno il beneficio per i 18 anni secondo le regole vigenti" per 18app. Le nuove Carta Cultura e Carta del Merito, previste da un emendamento di maggioranza in sostituzione di 18app, limitate a chi ha un Isee sotto i 35mila euro e ha preso 100 alla maturità, non entreranno in vigore subito.
Cambia anche - riporta il Corriere della Sera - la norma sullo stralcio automatico delle cartelle sotto i mille euro relative al periodo 2000-2015. Un emendamento stabilisce che la cancellazione slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo. Un’ulteriore modifica prevede che dalla cancellazione automatica siano escluse le sanzioni amministrative, comprese le multe. Inoltre, altro dettaglio cruciale, i Comuni possono riservarsi di non applicare la norma. Confermata, invece, la misura "salva-calcio". I n ballo ci sono 889 milioni di euro di mancati versamenti. Sono i pagamenti che il mondo dello sport non ha effettuato durante la pandemia saltando le scadenze. La nuova norma permetterà alle società professionistiche e dilettantistiche sportive di pagare in 60 rate, con la maggiorazione del 3%, i versamenti sospesi durante la pandemia.