Mediaset, Vivendi attacca Fininvest: "Controllo a sconto contro le minoranze"
"Questa e' la prima volta in assoluto in cui una societa', in questo caso e' Fininvest, cerca di prendere il controllo totale di un'altra societa' non solo senza offrire alcun premio ma soprattutto, facendolo a sconto, andando cosi' contro gli interessi di tutti gli azionisti di minoranza". Lo afferma un portavoce di Vivendi, aggiungendo che "Fininvest sta lavorando per ottenere il controllo di Mediaset acquisendo quote degli azionisti di minoranza ad un ottimo prezzo. Il prezzo di recesso di 2,77 per azione di Mediaset e' di circa il 30% piu' basso rispetto al prezzo medio che Finivest ha pagato ad aprile e a maggio 2017 per l'acquisto delle azioni (3,67 euro) e anche minore del prezzo medio pagato da Vivendi nel 2016 (3,70 euro). Il prezzo fissato e' ben al di sotto del valore intrinseco della societa'".
Inoltre "l'importo totale massimo fissato a 180 milioni di euro che riceverebbero gli azionisti che esercitano il proprio diritto di recesso non sarebbe sufficiente per l'acquisto delle azioni di tutti gli azionisti di minoranza". Vivendi denuncia "il reale obiettivo di Mediaset che - attraverso il piano volto alla creazione di una societa' olandese - intende aggirare i principi fondamentali della democrazia tra gli azionisti. La bozza di statuto prevede che, nel tempo, vengano acquisiti diritti di voto multipli, disposizione che andra' principalmente a vantaggio di Fininvest, in qualita' di azionista di maggioranza di Mediaset, e le consentira' di assumere il controllo della societa'. La rappresentanza degli altri azionisti nel consiglio di amministrazione sara' notevolmente indebolita”.
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