Economia
Dramma dei medici di famiglia, fino a 2500 pazienti per professionista. E si passa più tempo a scrivere ricette che a visitare
Le situazioni più critiche si registrano al Nord

Medici di famiglia, i numeri della crisi e il cambio di mansioni
La situazione della sanità pubblica in Italia resta critica, ma i problemi non riguardano solo ospedali e pronto soccorso, si registrano numeri preoccupanti anche relativi ai medici di famiglia. Il numero di assistiti per ogni dottore è in continuo aumento a causa della carenza di dottori di base. Il numero di pazienti per ogni specialista era stato fissato a 1200, con la possibilità di arrivare a 1500. Ma ora la media è salita ulteriormente a 1700 assistiti con punte che arrivano fino a 2500 addirittura. Questo naturalmente incide su diversi fattori, sempre più spesso i medici si stanno trasformando in dottori da "video", vale a dire che è più il tempo impiegato a scrivere e inviare ricette di quello che riescono a dedicare alle visite.
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Un medico di famiglia ogni 1.700 abitanti. Oppure un pediatra ogni 1.400 bambini tra 0 e 14 anni. Sono questi - riporta Il sole 24 Ore - gli indici di copertura più critici registrati dalla medicina di prossimità, rappresentativi delle carenze della sanità territoriale in alcune aree del Paese. Il rapporto tra residenti e professionisti attivi emerge dalle analisi sul database OneKey di Iqvia che raccoglie informazioni su oltre 10,9 milioni di sanitari nel mondo: su medici e pediatri di famiglia le situazioni italiane più problematiche si incontrano principalmente nelle province del Nord e in alcune aree interne.
"In molte zone del Paese la scelta non è più garantita. Ci sono realtà, ad esempio Como, dove abbiamo casi di professionisti con addirittura 2.500 assistiti", spiega il Fiorenzo Corti, vicesegretario nazionale della Fimmg, ricordando anche la recente diffusione degli "ambulatori medici temporanei", nati proprio per far fronte alle carenze di alcuni territori, rimasti scoperti in seguito agli importanti flussi di pensionamento negli ultimi anni. Le differenze territoriali sono molto marcate. "In Lombardia o in Veneto si incontrano le situazioni più critiche".