Caltagirone: "Falsità nelle parole di Nagel sull'offerta di Mps". La replica di Mediobanca: "Affermazioni veritiere"  - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:53

Caltagirone: "Falsità nelle parole di Nagel sull'offerta di Mps". La replica di Mediobanca: "Affermazioni veritiere" 

Il gruppo Caltagirone accusa il ceo di Mediobanca di dichiarazioni strumentali e inesatte sugli acquisti Mps. La replica: "Affermazioni rispondenti al vero"

di redazione economia

Gruppo Caltagirone: "Due falsità nelle dichiarazioni di Nagel"

Le affermazioni del Ceo di Mediobanca Alberto Nagel fatte lunedì durante una conferenza stampa "oltre a risultare sovente inesatte e del tutto strumentali e infondate, contengono due oggettive falsità". E' quanto afferma una nota diffusa dal Gruppo Caltagirone che indica come falso il fatto che il gruppo abbia realizzato significativi acquisti di azioni Mps prima e a ridosso dell'assemblea del 17 aprile e che nella procedura di vendita ai blocchi abbia offerto lo stesso prezzo degli altri aggiudicatari, bensì un prezzo superiore a quello a cui si poi allineato il bookrunner come previsto dalle procedure Abb.

"E' falso - aggiunge ancora il comunicato - che il Gruppo Caltagirone abbia offerto lo stesso prezzo degli altri aggiudicatari nella procedura di Abb con la quale in data 13 novembre 2024 il Mef ha ceduto partecipazioni in Mps, come dimostra il fatto che il prezzo offerto dal Gruppo Caltagirone era superiore a quello di aggiudicazione, il che dimostra che esistevano offerte a prezzo inferiore a cui il prezzo finale fissato dal bookrunner si è allineato".

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La posizione di Mediobanca: "Affermazioni di Nagel rispondenti al vero"

Risulta "del tutto aderente al vero l'affermazione secondo cui il Gruppo Caltagirone ha effettuato significativi acquisti in vista dell'assemblea degli azionisti di Mps, addirittura triplicando la propria partecipazione da novembre 2024 ad aprile 2025". Così Mediobanca replica al gruppo Caltagirone sulle parole dell'ad Alberto Nagel. "Relativamente invece all'affermazione che il dott. Nagel abbia commentato il prezzo della 'procedura di Abb con la quale in data 13 novembre 2024 il Mef ha ceduto partecipazioni in Mps' si rileva che tale commento non è stato mai effettuato", si legge in una nota. 

 "Con riferimento alle presunte falsità attribuite al dott. Nagel dal comunicato stampa odierno del Gruppo Caltagirone si precisa quanto segue. In occasione della conferenza con gli analisti dello scorso 14 luglio il dott. Nagel ha affermato che vi sono stati diversi elementi di anomalia in relazione all'Ops promossa da Mps e, in particolare: 'il terzo elemento di anomalia è la fase preparatoria dell'assemblea degli azionisti del Monte Paschi. Abbiamo visto che in vista di questa assemblea, è stato acquistato circa il 10-12% del capitale. Quindi il prezzo delle azioni è salito, gli acquirenti erano il secondo maggiore azionista di Mediobanca e diversi fondi pensione, fondi pensione italiani. Gli stessi acquirenti si sono materializzati in Mediobanca in vista dell'assemblea degli azionisti del 16 giugno".

Con riferimento a questa affermazione Mediobanca si precisa nella nota di risposta al gruppo Caltagirone che "Consob ha comunicato in data 3 dicembre che il Gruppo Caltagirone ha superato la soglia del 5% nel capitale sociale di Mps. In data 27 febbraio 2025 il quotidiano La Stampa ha dato notizia, confermata da fonti finanziarie e mai smentita, dell'incremento della partecipazione all'8%; a questa è seguita, come riportato dal verbale dell'assemblea del Monte dei Paschi di Siena del 17 aprile, la conferma che la quota detenuta da Caltagirone è salita al 9,96%. Risulta quindi del tutto aderente al vero l'affermazione secondo cui il Gruppo Caltagirone ha effettuato significativi acquisti in vista dell'assemblea degli azionisti di Mps, addirittura triplicando la propria partecipazione da novembre 2024 ad aprile 2025". Nel comunicato odierno Piazzetta Cuccia "coglie altresì l'occasione per sottolineare come Enpam ed Enasarco non fossero presenti nel capitale di Mps nell'assemblea del 2024, mentre lo erano rispettivamente con il 2% e l'1,8% del capitale sociale nell'assemblea di Mps del 17 aprile". 

La nuova replica del gruppo Caltagirone 

Il gruppo Caltagirone ribatte con un nuovo comunicato alle affermazioni di Mediobanca per confermare quanto scritto in precedenza sui punti contestati alle dichiarazioni di Nagel. In particolare conferma che il gruppo ha effettuato acquisti di Mps, salendo alla quota del 9%, oltre due mesi prima dell'assemblea. La nota ribatte poi al fatto che "Nagel nega di aver mai fatto commenti su ABB del 13 novembre 2024 nella sua illustrazione del documento Mediobanca dell'11 luglio". Su questo punto il gruppo Caltagirone riporta un documento di Mediobanca. "È quindi vero che non lo ha detto, lo ha scritto! Si ribadisce che quanto sopra è falso".

Nel comunicato il gruppo Caltagirone sottolinea di essere intervenuto "a tutela di un'informazione corretta e trasparente al mercato" "Il dott. Nagel nega di aver mai fatto commenti su ABB del 13 novembre 2024 nella sua illustrazione del documento Mediobanca dell'11 luglio - è scritto nella nota del Gruppo Caltagirone - È bene che si legga quanto ha scritto su detto documento a pagina 81 che qui si riporta: 'tali anomalie includono il fatto che i quattro offerenti hanno presentato pressoché simultaneamente offerte con lo stesso identico premio (5%) rispetto al prezzo delle azioni MPS'. È quindi vero che non lo ha detto, lo ha scritto! Si ribadisce che quanto sopra è falso". La nota affronta poi il secondo punto che aveva contestato la mattina. "Quanto all'acquisto di azioni Mps in periodo precedente l'Assemblea, nonostante con ritagli di giornali si cerchi di mistificare i fatti, si ribadisce che oltre due mesi prima dell'Assemblea Mps del 17 aprile, il gruppo Caltagirone aveva già raggiunto la soglia del 9%. Quindi inequivocabilmente quanto dichiarato è falso".

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