Mediobanca, tramonta l'ipotesi socio estero: Bollorè salirà all'8%
Sembra ormai "completamente tramontata" l'ipotesi che Vincent Bollore', oggi socio di Mediobanca con il 6% del capitale, possa portare nell'istituto e all'interno del patto di sindacato un nuovo socio estero. Lo si apprende da fonti vicine agli azionisti di Mediobanca. Alla riunione del patto del 19 febbraio e' atteso invece che il finanziere bretone formalizzi la richiesta di salire all'8% del capitale.
Bollore' e' rimasto l'unico socio estero nel patto di sindacato di Mediobanca dopo l'addio di Groupama, che ha in portafoglio il 4,9%. A fine 2013, in concomitanza con il rinnovo dell'accordo, il finanziere aveva annunciato l'imminente arrivo di un nuovo azionista estero, non francese, nell'istituto; il nome non era mai stato pero' rivelato. Bollore' dovrebbe portare invece all'assemblea del patto della prossima settimana la proposta formale, come da attese, di superare il limite del 6% per portarsi fino all'8%. Non sono attese resistenze da parte degli altri soci; gia' da tempo Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit (primo azionista di Mediobanca con l'8,6% del capitale), ha fatto sapere di non avere nulla in contrario a un'eventuale incremento della quota della Financiere du Perguet, che rafforzerebbe cosi' la posizione di secondo azionista. L'assenza di nuovi ingressi nella compagine dei soci esteri di Mediobanca, oggi espressione del gruppo 'c' del patto di sindacato (nel gruppo 'a' ci sono le banche e nel 'b' gli industriali), si riflettera' inevitabilmente sulla nuova formulazione dell'accordo. Alla revisione del testo, secondo quanto si e' appreso, si lavorera' piu' avanti e in vista della scadenza di settembre, quando andranno presentate le liste per il rinnovo del consiglio di amministrazione adeguandosi alle indicazioni della Banca d'Italia. L'attesa e', tra le altre cose, che sparisca la tradizionale suddivisione nei tre gruppi.