Economia
Mps brilla, l'utile netto cresce a doppia cifra. Raccolta totale a 167 miliardi di euro
Il risultato operativo netto sale a 448 mln, raccolta totale cresce a circa 167 mld

Brillano i conti di Mps, utile boom a 448 milioni di euro
Nei primi tre mesi dell'anno, il risultato operativo netto di Mps è stato pari a euro 448 milioni (+9,4% su trimestre e +0,8% su anno) grazie alla crescita delle commissioni (+6,5% su trimestre e +8,9% su anno), oltre all’efficace ottimizzazione dei costi operativi (-1,0% su trimestre e +2,2% su anno) e alla riduzione del costo del rischio a 46 punti base.
Come indica poi l'istituto, la crescita delle commissioni guidata dalla componente di wealth management e advisory (+21,0% su trimestre e +15,0% su anno) compensa in parte la dinamica attesa del margine di interesse (-7,7% su trimestre e -7,5% su anno), in linea con la guidance.
Il cost/income nel 1° trimestre è stato pari al 47%, in riduzione rispetto al trimestre precedente (48%). In crescita i volumi degli impieghi performing (+2,5% su trimestre e +0,7% su anno), con una significativa accelerazione delle erogazioni di mutui ipotecari alle famiglie (+36% su trimestre, più che triplicati su anno). In aumento a doppia cifra i flussi del credito al consumo (+23% su anno e +14% su trimestre).
La raccolta totale è risultata pari a circa 167 miliardi di euro, in crescita di oltre 5 miliardi di euro rispetto al 1° trimestre 2024, in tutte le componenti, e in linea con l’elevato livello di fine 2024. Lo stock dei crediti deteriorati lordi è risultato in calo a 3,6 miliardi di euro, con la componente garantita a oltre il 70%. L'Npe ratio lordo ha registrato una diminuzione al 4,4% e l'Npe ratio netto al 2,3%. La copertura complessiva dei crediti deteriorati è risultata in aumento al 49,5%.
Infine, fa sapere l'istituto, confermata la solida posizione di liquidità con una counterbalancing capacity non impegnata che è risultata pari a 32 miliardi di euro e un’incidenza del funding bce sul totale passivo (6%) già in linea con il target del piano industriale al 2028. L'Lcr è stato pari al 156% e l'Nsfr al 130%.