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Economia
Nasce il Manifesto di Accadia: dieci proposte per il futuro del Mezzogiorno

Ricerca scientifica, nuove tecnologie, turismo e sostenibilità ambientale e sociale. Sono i pilastri del “Manifesto di Accadia” un decalogo di idee e proposte per lo sviluppo del Mezzogiorno assemblato dalla Fondazione Salvatore e da “Il Sabato delle Idee”, il pensatoio fondato dallo scienziato Marco Salvatore che mette insieme da oltre dieci anni alcune delle grandi eccellenze meridionali in campo scientifico, accademico e culturale. La presentazione del Manifesto domani nella sala consiliare del Comune di Accadia,  il borgo medievale pugliese del Subappennino dauno incastonato tra Campania, Basilicata e Molise, dove nel 2004 è nata l’idea della Borsa di Studio e Lavoro “Domenico, Gaetano e Giuliana Salvatore”, ideata dalla famiglia Salvatore e rivolta ai giovani accadiesi per favorire la possibilità di seguire percorsi di alta formazione universitaria o professionale. Proprio la consegna dei premi della sedicesima edizione della “Borsa Salvatore” ad opera di Franco Salvatore, professore emerito di Biochimica all’Università Federico II di Napoli e del sindaco di Accadia, Pasquale Murgante, aprirà la mattinata e farà da prologo alla presentazione del Manifesto di Accadia.

Il Manifesto di Accadia

Dieci punti per il futuro del Mezzogiorno e dei suoi giovani attorno ai quali la Fondazione Salvatore ha raccolto già l’adesione di oltre venti sindaci di Puglia e Campania (da Ariano Irpino ad Orsara di Puglia, da Bovino a Trevico) e di numerosi Rettori delle Università del Mezzogiorno con in testa il presidente e il vicepresidente della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Gaetano Manfredi e Lucio d’Alessandro.

“I comuni del Mezzogiorno - spiega Marco Salvatore, presidente della Fondazione Salvatore (nella foto)- sono pieni di storia e di memoria, ma rischiano di svuotarsi sempre di più di giovani e di futuroAi ritmi che conosciamo potrebbe non bastare un secolo per allineare il Sud ed il Nord e sappiamo che può essere sufficiente un solo decennio di inerzia per segnare in modo irreversibile il destino del Mezzogiorno. Per queste ragioni chiediamo di sostenere, razionalizzare e sviluppare le idee raccolte nel Manifesto di Accadia che presenteremo anche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del quale abbiamo apprezzato il grande occhio di riguardo per il Sud e per i suoi rappresentanti che ha ispirato la composizione della sua nuova compagine di governo anche con un impegno specifico sui temi nevralgici dell’innovazione”.                                                                                                                                                                

Il decalogo                                                                                                                                                                  Dieci i punti prioritari del Manifesto: politiche attive per il lavoro, accesso alle reti informatiche,  misure fiscali per investimenti, sperimentazione di nuove forme d’integrazione sociale, in quadro di immigrazione programmata, di nuove forme di integrazione sociale, l’intero ciclo formativo, prevedendo anche master e summer school per i giovani che vogliono rimanere, anche sfruttando il grande patrimonio di cultura e tecnologia delle Università del Sud disponibili ad incontrare i territori lontani dai grandi centri urbani. E, ancora,  la ricerca scientifica con l’istituzione di nuovi presìdi territoriali e la valorizzazione di quelli già esistenti, interventi a favore del turismo locale sapendo che in un mondo connesso cresce la domanda di esperienze uniche, ancora possibili dalle nostre parti, e di siti autentici come sono le nostre realtà; quindi la naturale connessione tra il turismo esperienziale e finalizzato ad abbassare i livelli di stress,  gastronomia e le produzioni agroalimentari di qualità, green economy e artigianato specializzato.

Una delle basi più solide per costruire il futuro del Mezzogiorno può e deve essere l’economia della conoscenza - spiega Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane- e l’adesione degli atenei campani a questo Manifesto vuole essere un messaggio forte per puntare sulle Università e sui centri di ricerca del Sud se si vuole invertire finalmente la rotta di un Paese che viaggia a due diverse velocità. Come dimostra il successo che conseguono altrove, i laureati formati nel Mezzogiorno sono di grande qualità, ma non riescono a trovare sbocchi lavorativi in loco per la povertà del contesto economico. È, quindi, in direzione dello sviluppo locale che bisogna moltiplicare gli sforzi ed elaborare nuove strategie ripartendo proprio dalle idee del Manifesto di Accadia per il futuro del Mezzogiorno”.

 

 

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