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Akamai: il web si reinventa tra intelligenza artificiale, sicurezza e fiducia digitale
Blumofe (Akamai): "Vedremo chiaramente la differenza tra chi utilizza l’AI come leva strategica, integrandola in modo sicuro nelle proprie infrastrutture, e chi invece ne subirà complessità e rischi"

Akamai: come intelligenza artificiale e cybersecurity stanno rivoluzionando l’esperienza online
Il web sta entrando in una nuova fase della sua evoluzione, guidata dall’intelligenza artificiale, destinata a diventare il motore centrale dell’esperienza digitale. Secondo Akamai, la tecnologia AI trasformerà radicalmente il modo in cui persone e aziende interagiscono online, scoprono informazioni e costruiscono fiducia. Il tradizionale modello basato su pagine e link lascerà gradualmente spazio agli AI Agent, sistemi in grado di comprendere il contesto, anticipare i bisogni degli utenti e agire per loro conto. Questa evoluzione non segna la fine del web, ma una sua vera e propria reinvenzione, simile a quanto avvenuto durante l’era dot-com con l’avvento dei siti web. La nuova economia digitale sarà guidata dalla progettazione, gestione e sicurezza di sistemi intelligenti, e la capacità di adattarsi rapidamente farà la differenza tra chi guiderà il cambiamento e chi rischierà di restarne escluso.
Anche la ricerca online subirà una trasformazione: il modello “cerca e clicca” sarà progressivamente superato da interfacce conversazionali AI-first, che diventeranno la nuova porta d’ingresso a internet. Per le aziende, la sfida non sarà più solo ottenere visibilità, ma essere riconosciute come fonti affidabili dagli ecosistemi AI che mediano l’accesso alle informazioni. In questo contesto, anche il paid placement dovrà adattarsi e integrarsi nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale.
A livello enterprise, si osserva un passaggio dalla fase iniziale dei progetti AI, spesso caratterizzata da risultati limitati, verso modelli linguistici specializzati e soluzioni integrate in strumenti verticali, progettati per esigenze concrete di business. Questa evoluzione creerà un nuovo divario competitivo tra chi saprà generare valore con l’AI e chi dovrà gestire un crescente “debito da intelligenza artificiale”. La fiducia digitale sarà messa alla prova anche dalle nuove minacce. Emergeranno deepfake video sempre più realistici, capaci di colpire consumatori e aziende, mentre i cybercriminali utilizzeranno l’AI per automatizzare attacchi sofisticati contro organizzazioni di grandi dimensioni. La crescente fragilità delle infrastrutture digitali globali aggiunge ulteriori sfide, rendendo fondamentale l’adozione di sistemi sicuri e resilienti.
Anche l’architettura dell’AI evolverà: i grandi modelli generalisti lasceranno spazio a sistemi più piccoli, specializzati ed efficienti, meglio controllabili e più adatti ai contesti aziendali. Il futuro dell’intelligenza artificiale non sarà una corsa alla dimensione, ma alla capacità di generare valore reale in modo sicuro. “L’intelligenza artificiale smette di essere una promessa e diventa una responsabilità”, ha commentato Robert Blumofe, Executive Vice President e Chief Technology Officer di Akamai. “Vedremo chiaramente la differenza tra chi utilizza l’AI come leva strategica, integrandola in modo sicuro nelle proprie infrastrutture, e chi invece ne subirà complessità e rischi. Il futuro del web sarà definito non solo dall’innovazione, ma dalla capacità di costruire fiducia in un mondo sempre più automatizzato”.
