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Bialetti, la Moka Express in mostra tra gli oggetti cult del design a Casa 500

La Moka Express di Bialetti esposta tra gli oggetti cult del design italiano di “Casa 500”

Bialetti, storico brand italiano nel mondo del caffè, è in mostra con la sua Moka Express a “Casa 500”, il museo dedicato all’iconica Fiat 500, inaugurato il 22 settembre al Lingotto di Torino, presso la Pinacoteca Agnelli.

Moka Express, l’inconfondibile caffettiera Bialetti, unica e originale da quasi novant’anni e consacrata come una delle massime espressioni del design italiano, è esposta presso l’area Made of Italy di “Casa 500”, parte di una collezione di oggetti “cult” che hanno saputo coniugare sapientemente, e con creatività, il bello e l’utile nel corso del tempo. Così come la Fiat 500 anche la Moka Express di Bialetti è entrata a far parte della vita quotidiana degli italiani, e non solo, divenendo un’icona dell’immaginario collettivo. In particolare, nell’ambito dell’esposizione, la Moka Express è stata collocata nella speciale sezione “Boom”, il cui termine fa riferimento al periodo di massimo splendore del design italiano moderno, tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento.

L’invenzione della Moka Express risale al 1933, anno in cui Alfonso Bialetti ebbe l’intuizione di creare un nuovo strumento per la produzione casalinga di caffè, osservando la moglie mentre faceva il bucato con la “lisciveuse”, una grossa pentola munita di un tubo cavo con la parte superiore forata. Bialetti si ispirò a quell’oggetto per creare il prototipo della Moka Express, proponendo agli italiani, grazie all’uso dell’alluminio pressofuso e ai suoi componenti innovativi (come il blocco unico della caldaia, il filtro ed il raccoglitore), un modo più pratico ed efficiente di preparare il caffè, dando nel contempo alla popolarissima bevanda un gusto più ricco e intenso.

Fino al secondo dopoguerra l’invenzione di Alfonso Bialetti rimase un prodotto fabbricato semi-artigianalmente, e la svolta avvenne solo sotto la guida di Renato Bialetti che, subentrato al padre nel 1946, modificò la filosofia aziendale passando da una logica artigianale a una produzione di carattere industriale, dando anche il via alla diffusione commerciale del prodotto e del marchio. La figura di Renato Bialetti è legata anche all’inconfondibile personaggio dell’Omino coi baffi, simbolo grafico del marchio a livello globale, nato negli anni ‘50 dalla matita di Paul Campani e da un’idea creativa dell’Agenzia Orsini di Novara in collaborazione con lo stesso Renato. 

Dagli anni ‘60, la Moka Express è entrata nelle case di milioni di persone diventando sinonimo universale di “caffettiera”. Si tratta di un eccellente esempio di Art Deco e il suo design, inconfondibile grazie al suo raccoglitore e alla caldaia ottagonale in alluminio, si è perfezionato negli anni per renderla uno strumento ergonomico ed elegante, mantenendo le stesse caratteristiche funzionali che l'hanno resa perfetta nella sua essenzialità e ideale per la preparazione del vero caffè italiano. 

La Moka Express Bialetti oggi è anche un simbolo di sostenibilità, grazie al metodo di preparazione del caffè 100% eco-sostenibile, poiché l’unico rifiuto che produce è biodegradabile e compostabile completamente. Ed ogni Moka Express rappresenta un investimento green sia per i 10 anni di durata media della caffettiera stessa, con una manutenzione ridotta all’essenziale, sia perché la pulizia richiede il solo lavaggio con acqua, senza impiego di detergenti chimici inquinanti.

La mostra, accessibile al pubblico all’interno della Pinacoteca Agnelli, in via Nizza 230 a Torino, è aperta al pubblico da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00. 

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