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Edison, Futuro in Corso: oltre 1 miliardo di investimenti per la transizione energetica
Monti (Edison): "I risultati mostrano la concretezza del nostro agire responsabile e la coerenza tra la strategia industriale e gli obiettivi ESG"

Oltre un miliardo di euro di investimenti in due anni e una strategia che punta al 2030: Edison racconta il proprio impegno per un futuro sostenibile
È un bilancio ricco di risultati quello presentato da Edison nel corso della conferenza stampa di “Futuro in Corso”, il percorso annuale di rendicontazione volontaria e trasparente che testimonia l’impegno dell’azienda verso la transizione ecologica, la responsabilità sociale e la competitività sostenibile. Negli ultimi due anni Edison ha investito oltre 1,2 miliardi di euro in Italia lungo le direttrici della generazione flessibile e rinnovabile, dello sviluppo del green gas e dei servizi ai clienti. Un impegno che si inserisce nel più ampio piano industriale al 2030 da 10 miliardi, allineato per il 70% agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e per la metà alla tassonomia UE. L’obiettivo è di raggiungere l’85% e il 75% rispettivamente entro il 2030.
Una transizione misurabile: meno emissioni, più valore sostenibile
Il 2024 segna una tappa importante: l’intensità carbonica si è ridotta del 15%, da 284 a 240 grammi di CO₂ per kWh, mentre la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è salita al 27% (dal 25% del 2023), avvicinandosi all’obiettivo del 40% al 2030. La capacità installata da eolico, fotovoltaico e idroelettrico ha raggiunto i 2,2 GW, garantendo la produzione di 5,5 TWh, pari al fabbisogno annuo di una città come Milano. A livello complessivo, le emissioni dirette sono state ridotte di oltre il 75% rispetto al 2006, e si punta a una diminuzione del 95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2017. I progetti di flessibilità – come i nuovi impianti termoelettrici in Veneto e Campania – affiancano lo sviluppo rinnovabile e garantiscono sicurezza alla rete elettrica.
Strategia industriale ed ESG: un’integrazione vincente
"I risultati mostrano la concretezza del nostro agire responsabile e la coerenza tra la strategia industriale e gli obiettivi ESG", ha commentato l’Amministratore Delegato Nicola Monti. "Gli ottimi risultati nascono dalla capacità di Edison di coniugare in modo virtuoso sostenibilità e performance operativa, produttività ed etica, crescita e attenzione all’ambiente e alle persone". Il 2024 ha segnato un traguardo simbolico: per la prima volta, le attività rinnovabili, flessibilità, clienti e servizi hanno rappresentato oltre la metà dell’Ebitda del Gruppo (55%), avvicinando l’obiettivo del 70% entro il 2030.
Persone, comunità e territori: la sostenibilità è anche sociale
Oltre 800 le assunzioni nel biennio, con una previsione di 300 nuove entrate l’anno fino al 2030. Il 50% saranno giovani e almeno il 40% donne con elevata scolarizzazione. Edison ha anche lanciato il programma “Una casa per i giovani”, con soluzioni abitative a prezzi calmierati per i neolaureati neoassunti. Il legame con i territori si esprime anche attraverso progetti sociali e culturali, come la mostra archeologica alla centrale di Presenzano o il progetto “Costruiamo il Futuro” per le associazioni sportive e del terzo settore in Valcamonica e Valcaffaro. Sei le iniziative contro la povertà energetica, a beneficio di 1.500 famiglie. Complessivamente, le ricadute economiche dirette sui territori nel 2024 ammontano a circa 80 milioni di euro.
"Edison ha un ecosistema di stakeholder solido e inclusivo che rappresenta non solo un capitale di relazioni, ma anche un asset strategico, capace di alimentare l’innovazione, creare valore condiviso e crescita sostenibile", ha dichiarato Barbara Terenghi, Chief Sustainability Officer.
Clienti, mobilità e servizi pubblici: l’energia al servizio della decarbonizzazione
Sul fronte commerciale, Edison Energia ha superato i 3 milioni di contratti nel primo trimestre del 2025 e ha aperto circa 200 nuovi punti vendita nel 2024, superando quota 1.000 su tutto il territorio nazionale. Cresce anche Edison Next, con nuovi contratti rinnovabili per 180 MW e iniziative per la decarbonizzazione industriale come quella avviata con Michelin a Cuneo. Nel settore dei trasporti, Edison si conferma leader nazionale nel biometano e nella logistica GNL, con oltre 1.000 punti di ricarica per la mobilità elettrica installati nel 2024 e un’offerta di gas liquido in grado di rifornire 17.000 autoarticolati.
Valutazioni ESG e trasparenza: riconoscimenti e impegni futuri
L’impegno di Edison è stato riconosciuto da diverse agenzie di rating: Sustainalytics ha assegnato un punteggio di 23 su 100 (primo 30% delle multi-utility), mentre Ecovadis ha valutato Edison con 88 su 100, posizionandola nel top 1% delle aziende analizzate. Il Gruppo è inoltre certificato per la parità di genere secondo la UNI PdR 125:2022. La Relazione di Sostenibilità 2024 è la prima a recepire le nuove direttive europee CSRD e si fonda su un processo di doppia materialità, che ha guidato la definizione delle politiche e delle azioni del piano di transizione climatica.
Con “Futuro in Corso”, Edison ribadisce la centralità della sostenibilità nel proprio modello di crescita. Un percorso che combina strategia industriale, impatto sociale e responsabilità ambientale, tracciando una rotta chiara verso un futuro energetico più pulito, equo e resiliente.
L'intervista di Affaritaliani a Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison
"Siamo a 2,2 gigawatt di rinnovabili, considerando idroelettrico ed eolico, che costituiscono la parte principale", ha dichiarato Nicola Monti. "L’obiettivo è arrivare a 5 gigawatt. Abbiamo 100 megawatt di cantieri già aperti e ne apriremo altri 400 nel corso dell’anno. Inoltre, stanno finalmente arrivando tutte le autorizzazioni avviate anni fa, che ci permetteranno di mettere a terra 3 gigawatt in più rispetto a tre anni fa, quando ci siamo posti questi obiettivi".
Monti ha poi spiegato che "ci aspettiamo anche l’avvio delle aste per i sistemi di accumulo, sia per le batterie che per i pompaggi, che sono due aree di nostro interesse per nuovi investimenti". Gli obiettivi dell’azienda, ha aggiunto, riguardano anche la crescita sul mercato: "Puntiamo all’aumento dei clienti nel settore residenziale e all’incremento dei contratti di servizio per la pubblica amministrazione. Oggi gestiamo 1,3 milioni di punti luce e vogliamo arrivare a 2 milioni. Sul mercato residenziale abbiamo 3 milioni di contratti e vogliamo raggiungere i 4 milioni entro il 2030".
Sul fronte della sicurezza e dell’efficienza del sistema elettrico, Monti ha osservato: "Per garantire energia continua al nostro tessuto produttivo e industriale, le rinnovabili da sole non bastano: per loro natura sono intermittenti. Bisogna integrare anche fonti programmabili". Attualmente, ha ricordato, "questo ruolo è svolto dai cicli combinati a gas, ma se vogliamo decarbonizzare completamente la nostra produzione, il nucleare rappresenta una soluzione tecnologica adeguata".
Infine, parlando delle prospettive per il nucleare, ha detto: "C’è un grande fermento a livello mondiale, soprattutto per i piccoli reattori modulari. Sono impianti di dimensioni ridotte, dotati di sistemi di sicurezza passiva e con un impatto ambientale più contenuto. Inoltre, essendo modulari, possono essere in parte prodotti in fabbrica e poi assemblati sul sito, con benefici in termini di costi e tempi di realizzazione". A suo avviso, "i vantaggi sono chiari e molti Paesi, anche quelli che avevano rinunciato al nucleare o avevano annunciato di volerlo fare, stanno rivedendo le proprie posizioni".
L'intervista di Affaritaliani a Barbara Terenghi, Chief Sustainability Officer Edison
Barbara Terenghi ha sottolineato come molti progetti nei siti industriali di Edison vadano ben oltre gli obblighi aziendali. "Oggi il 67% dei siti in cui siamo presenti con grandi produzioni industriali è coinvolto in iniziative che superano l’impegno prescritto dall’azienda", ha affermato. "Si tratta di progetti che costruiamo insieme alle comunità, generando valore condiviso".
"Mi piace ricordare alcune iniziative, soprattutto quelle legate al capitale naturale", ha proseguito. "Sosteniamo, ad esempio, Mosaico Verde, un progetto a emissioni zero promosso da Legambiente, che prevede la messa a dimora di alberi e arbusti. L’abbiamo già realizzato in quattro città italiane – in Sicilia, Puglia, Toscana e Lazio – piantando mille alberi alla volta in contesti sociali sensibili. Qui il beneficio non è solo ambientale, ma anche sociale: il verde crea benessere, soprattutto se inserito vicino alle scuole".
Terenghi ha parlato anche dell’impegno dell’azienda per la biodiversità e i servizi ecosistemici. "Un tema per noi sempre più centrale è l’acqua: sarà una risorsa a cui dovremo prestare crescente attenzione nei prossimi anni", ha detto. "Un altro esempio concreto è l’Oasi di Zinasco, dove abbiamo un impianto per la produzione di biogas e dove la biodiversità è al centro. Lì abbiamo promosso attività legate all’impollinazione degli insetti e all’educazione ambientale: è diventata una meta per le scuole".
Oltre ai progetti ambientali, Terenghi ha evidenziato l’importanza delle iniziative a impatto sociale e culturale. "Ci impegniamo nella diffusione della cultura, portando la Prima della Scala in diversi luoghi della città o sostenendo il FAI per aprire siti storici al pubblico", ha detto. "Un progetto che mi sta particolarmente a cuore è quello con la fondazione Fare Futuro: portiamo opere d’arte di grande valore in contesti di provincia. A Merate, ad esempio, abbiamo esposto un Caravaggio e sono arrivate 40 mila persone. Edison ha coperto i costi di assicurazione, ma la risposta della comunità ha superato ogni aspettativa".
Parlando dei giovani, Terenghi ha ribadito l’impegno storico dell’azienda. "Abbiamo partnership con tutte le università italiane, in particolare con i poli tecnici come il Politecnico di Milano e quello di Torino. Gli studenti sono al centro: universitari, diplomati, ma anche quelli coinvolti nei percorsi ITS", ha spiegato. "Crediamo molto nella formazione di nuove figure professionali: la transizione energetica – soprattutto nelle comunità energetiche e nell’installazione di impianti fotovoltaici – richiederà tecnici, e oggi il sistema ne è carente".
Infine, un accento importante è stato posto sul tema della parità di genere. "Siamo fortemente impegnati sul fronte della diversità e cerchiamo di coinvolgere anche le scuole per sensibilizzare le ragazze verso le materie STEM», ha concluso. «Le donne hanno le stesse capacità e potenzialità per intraprendere studi tecnico-scientifici, e saranno fondamentali per la transizione, esattamente come gli uomini".