Edison, presentato a Milano il V rapporto dell’Osservatorio sul mercato libero dell’energia - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 15:27

Edison, presentato a Milano il V rapporto dell’Osservatorio sul mercato libero dell’energia

Quaglini (Edison): "Dal rapporto emerge una conferma importante: le famiglie italiane hanno ormai compreso il valore del mercato libero"

di Caterina Nicau Castanho

Dietro le quinte del mercato libero, presentato a Milano il quinto rapporto dell’Osservatorio Edison-Censis: cosa pensano cittadini e imprese 

Cresce in Italia la fiducia nel mercato libero dell’energia e del gas, trainata dalle nuove generazioni e da una sensibilità diffusa verso la sostenibilità e l’innovazione. È quanto emerge dal Quinto Rapporto Edison-Censis “La buona sovranità nei mercati dell’energia: la centralità di famiglie e imprese”, presentato a Palazzo Edison a Milano, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e delle imprese.

L’indagine, che quest’anno ha ampliato il proprio perimetro analizzando anche le micro e piccole imprese (mPI) con meno di 50 dipendenti, fotografa un Paese ormai pienamente inserito nella logica del mercato libero. Oltre l’80% delle famiglie italiane ha scelto il mercato libero per l’energia elettrica e quasi il 90% per il gas, mentre tra le imprese la quota sale oltre il 90% per la luce e al 99% per il gas.

Un cambio di paradigma condiviso

A sottolineare la portata del cambiamento è stata Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, che ha parlato di "un cambio di paradigma che le famiglie hanno compreso, mostrando una maggiore attenzione e sensibilità verso il cambiamento climatico". Dalla Lombardia è arrivato il commento di Armando De Crinito, Direttore Generale dello Sviluppo Economico della Regione, che ha definito il lavoro dell’Osservatorio "utile per migliorare la consapevolezza energetica degli italiani".

Il Rapporto Edison-Censis si conferma infatti uno strumento di osservazione privilegiato per comprendere come cittadini e imprese percepiscano la transizione energetica. Quest’anno l’indagine ha avuto anche due focus territoriali, in Veneto e nel Lazio, con presentazioni dedicate a Padova e Roma nelle settimane successive.

Giovani e famiglie: la cultura di mercato cresce

Secondo i dati illustrati da Sara Lena, ricercatrice del Censis, "gli italiani apprezzano il mercato libero e, tra gli aspetti più graditi, c’è la possibilità di scegliere tra diversi fornitori". La ricerca conferma che la libertà di scelta è ormai un valore consolidato: otto consumatori su dieci dichiarano di apprezzare la pluralità di operatori, sette su dieci la varietà delle offerte commerciali e la metà valuta positivamente la presenza di servizi aggiuntivi integrati. Tra questi, i più apprezzati sono l’assistenza in caso di guasti, la gestione digitale delle forniture e i sistemi intelligenti per il controllo dei consumi. La cultura di mercato si radica soprattutto tra i giovani: oltre un under 35 su due considera determinanti i servizi, e non solo il prezzo, nella scelta del fornitore. Nel complesso, il 65,3% degli italiani indica la fiducia nel brand come criterio primario nella selezione del fornitore di energia.

Imprese e transizione: tra costi e opportunità

Per la prima volta, l’indagine si è concentrata anche sul punto di vista delle micro e piccole imprese, un segmento che in Italia rappresenta 4,4 milioni di realtà produttive, occupa 11 milioni di lavoratori e contribuisce per metà al valore aggiunto nazionale. Sette imprese su dieci segnalano il caro energia come principale preoccupazione e tre quarti temono ulteriori rincari futuri. In questa cornice, il 64,3% delle imprese sceglie il fornitore soprattutto in base al prezzo, ma emergono segnali di cambiamento: il 23,4% ha già investito in efficientamento energetico e un ulteriore 33,8% prevede di farlo nei prossimi anni, principalmente per ridurre i costi, come dichiarato dal 92% del campione. Le aziende più propense al cambiamento chiedono un supporto integrato: consulenza, installazione e manutenzione in un unico pacchetto, insieme a soluzioni di finanziamento flessibili e incentivi fiscali.

Le risposte di Edison

Nel corso della tavola rotonda, Massimo Quaglini, Amministratore Delegato di Edison Energia, ha sottolineato come l’azienda abbia scelto di rispondere concretamente a queste esigenze. "Assistente unico in caso di guasti o di necessità in casa, bollette digitali, strumenti di analisi intelligente dei consumi, programmi fedeltà: Edison Energia ascolta gli italiani e offre ai suoi clienti gratuitamente tutte queste possibilità", ha dichiarato Quaglini, illustrando le nuove soluzioni digitali dell’azienda, come la piattaforma Edison CoCo basata su intelligenza artificiale e l’app Edison Wallet per gestire servizi e interventi tecnici. La Direttrice della Sostenibilità del Gruppo, Barbara Terenghi, ha ricordato l’impegno costante dell’azienda nel coniugare sostenibilità ambientale e accessibilità economica: "Edison è in ascolto e continua ad affiancare queste due declinazioni in ogni iniziativa che porta sui territori".

Energia, sostenibilità e realismo

Dalle parole del Consigliere Delegato del Censis, Massimiliano Valerii, emerge il quadro di un’Italia pragmatica, dove la sostenibilità ambientale e quella economica devono procedere insieme. "Ci sono convinzioni che possono sorprendere e che, tuttavia, sono il portato di quel sano pragmatismo italiano che porta a ripensare anche convincimenti profondi in contesti mutati", ha affermato Valerii, osservando come molti italiani oggi ritengano necessario un mix tra rinnovabili e nucleare per garantire energia sostenibile e prezzi accessibili nel futuro.

La quinta edizione dell’Osservatorio Edison-Censis segna dunque una maturazione collettiva: famiglie e imprese italiane dimostrano una crescente fiducia nel mercato libero, unita a un desiderio di partecipare attivamente alla transizione energetica. Tra sostenibilità, digitalizzazione e nuove abitudini di consumo, la sfida per il prossimo futuro sarà trasformare questa consapevolezza in comportamenti concreti e duraturi, sostenuti da politiche pubbliche e iniziative private capaci di rendere l’energia un bene sempre più efficiente, accessibile e condiviso.

L'intervista di Affaritaliani a Massimo Quaglini, Amministratore Delegato Edison Energia 

Massimo Quaglini, Amministratore Delegato Edison Energia, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "C’è una conferma importante: le famiglie italiane hanno ormai compreso il valore del mercato libero. Oggi oltre l’80% delle famiglie vi ha aderito, e nel settore del gas la percentuale supera addirittura il 90%. Questo dimostra che i consumatori non guardano solo al vantaggio economico in termini di prezzo, ma riconoscono anche il valore complessivo del contratto, che può includere servizi aggiuntivi utili a semplificare la vita quotidiana e la gestione della casa".

"Quest’anno abbiamo esteso l’indagine anche alle PMI, concentrandoci in particolare sulle piccole imprese. In questo ambito emerge una forte sensibilità al prezzo, come prevedibile, ma anche una minore propensione a impegnarsi attivamente in interventi di efficientamento energetico o in iniziative per la riduzione delle bollette. Come operatori del settore, il nostro ruolo è quello di abilitatori: possiamo affiancare le imprese offrendo consulenza e supporto per individuare soluzioni di efficientamento, investimenti mirati e tutte quelle azioni che consentono di ridurre i consumi energetici nei locali e nei processi produttivi", ha concluso Quaglini.

L'intervista di Affaritaliani a Barbara Terenghi, Direttrice Sostenibilità Edison

Barbara Terenghi, Direttrice Sostenibilità di Edison, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Il rapporto tra italiani e sostenibilità rimane molto positivo, ma oggi assume una connotazione più pragmatica. Nove italiani su dieci riconoscono infatti che la sostenibilità economica e quella ambientale sono strettamente e indissolubilmente legate tra loro. C’è quindi una forte apertura verso un consumo energetico più sostenibile, che parte dall’ottimizzazione dei consumi attraverso piccoli gesti quotidiani. Allo stesso tempo, cresce la disponibilità a sperimentare nuovi modelli di adozione, come l’autoproduzione di energia o l’utilizzo di pompe di calore".

"Gli italiani si dimostrano dunque aperti a comportamenti pragmatici e sostenibili, pur necessitando di un adeguato supporto tecnico e, dove possibile, anche economico — magari attraverso incentivi pubblici — per continuare concretamente il percorso verso una maggiore sostenibilità energetica", ha aggiunto Terenghi

"Come accennato, l’autoproduzione tramite impianti fotovoltaici installati sui tetti rappresenta una grande opportunità, sia per le abitazioni private sia per quelle condominiali, fino ad arrivare ai quartieri, grazie alle comunità energetiche. Queste ultime, previste dai regolamenti del GSE e sostenute da un sistema di incentivi statali, consentono di ottenere sconti in bolletta, di utilizzare energia pulita e, al contempo, di rafforzare il senso di comunità, favorendo anche le relazioni sociali", ha concluso la Direttrice Sostenibilità

L'intervista di Affaritaliani a Massimiliano Valerii, Consigliere Delegato Censis

Massimiliano Valerii, Consigliere Delegato di Censis, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Siamo giunti al quinto rapporto, attraverso il quale abbiamo monitorato, nel corso di cinque anni particolarmente intensi, l’evoluzione delle opinioni e dei comportamenti degli italiani rispetto a un tema cruciale: l’energia. Cinque anni che ci hanno portato — potremmo dire — dalla pandemia alla guerra. Sono stati anni vorticosi, nei quali l’energia è rimasta costantemente al centro del dibattito pubblico, in una duplice accezione".

"Da un lato, la transizione energetica, con le sue implicazioni legate al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale; dall’altro, la questione dei prezzi dell’energia. Dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, infatti, abbiamo assistito a una forte impennata inflattiva che ha inciso profondamente sull’economia e sui consumi. Su entrambi questi fronti, oggi possiamo osservare alcune novità significative. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, va riconosciuto che non rappresenta più la priorità assoluta nell’agenda politica: né a livello dell’amministrazione americana, né in quella europea, dove l’attenzione si è spostata su altri temi, come il riarmo", ha spiegato Valerii.

Valerii ha inoltre evidenziato che, sul versante dei prezzi, la principale novità è rappresentata dall’avvio del mercato libero per le forniture domestiche di energia elettrica e gas. Questo passaggio, a suo avviso, sta aprendo un nuovo spazio di trasformazione nelle dinamiche tra domanda e offerta, nel quale gli operatori del settore assumono un ruolo centrale sia nella promozione delle energie rinnovabili e della sostenibilità, sia nella competitività dei prezzi. I dati sull’andamento dell’inflazione mostrano, infatti, che il mercato libero — non più rigidamente ancorato alle fluttuazioni internazionali ma regolato dalla concorrenza tra offerte — ha contribuito a una riduzione dei costi energetici.

"Possiamo quindi parlare di una “transizione dolce” all’italiana: non imposta in modo coercitivo, ma guidata dalla convenienza e dall’utilità che famiglie e imprese riconoscono nelle dinamiche di mercato", ha concluso. 

L'intervista di Affaritaliani ad Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano

Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Sono contenta che finalmente si dia ascolto anche alla principale realtà produttiva del nostro Paese, considerando che le micro e piccole imprese rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto economico italiano. È fondamentale ascoltarle, soprattutto in un momento storico come questo, perché il tema dell’energia è davvero cruciale".

"Dal rapporto emerge chiaramente che sette imprese su dieci percepiscono il costo dell’energia come una minaccia significativa: un rischio elevato e una voce di spesa difficile da assorbire. Allo stesso tempo, però, una su tre ha già intrapreso passi concreti verso la sostenibilità ambientale, innovando i propri processi produttivi per gestire in modo più sostenibile il peso dei costi energetici. Questo dimostra che è in atto un cambiamento culturale, ma che va ulteriormente rafforzato proprio all’interno del mondo delle micro e piccole imprese. Serve una maggiore consapevolezza e una spinta culturale simile a quella che, secondo il rapporto, si è già diffusa in modo significativo tra le famiglie italiane", ha concluso Alessia Cappello.