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Federmanager, presentata la settima edizione del Premio Giovane dedicato ai manager emergenti
Quercioli (Federmanager): "Questo premio vuole essere un messaggio di sostegno alle donne e agli uomini di talento che rappresentano una ricchezza per le imprese"

Federmanager celebra i giovani leader: assegnato il Premio Giovane 2025 ai manager che guidano la trasformazione etica e innovativa del Paese
Si è svolta ieri, presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, la cerimonia di consegna del Premio Giovane 2025, il riconoscimento promosso da Federmanager insieme al suo Gruppo Giovani con l’obiettivo di valorizzare le competenze emergenti e la leadership delle nuove generazioni nel panorama manageriale italiano. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa ribadisce l’impegno dell’associazione nel sostenere i professionisti under 44 che stanno contribuendo in modo significativo ai processi di innovazione e alla trasformazione delle imprese del Paese.
Il titolo di miglior manager del 2025 è stato conferito a Stefano Bison, chief executive officer di Humanitas Medical Care. Alla guida della rete di poliambulatori e centri diagnostici del Gruppo Humanitas, Bison si distingue per il solido background internazionale maturato in realtà come Assicurazioni Generali, Boston Consulting Group, Oliver Wyman e Lehman Brothers, oltre che per una visione manageriale fortemente orientata allo sviluppo e alla qualità dei servizi erogati. Accanto al vincitore, sono stati celebrati anche gli altri manager selezionati: Luca Canonico di BorgWarner a Torino, Chiara Carrisi del Centro Medico Santagostino di Milano, Francesco Castellone di Iren a Parma, Elena Chiarella di Fincantieri in Friuli-Venezia Giulia, Alessandra Faella di Baker Hughes a Firenze, Alessandra Marinacci di Tim a Roma, Valentina Marchio di Nextchem (Gruppo Maire) a Milano, Luca Damiano Sozzo di Zoetis Italia nella capitale e Antonio Zaccariello di Anz Srl a Napoli. A loro si è aggiunta una menzione speciale dedicata al miglior manager all’estero, attribuita ad Alessio Ruffinelli di Umbra Group Spa, Perugia, per il contributo offerto in un contesto internazionale particolarmente competitivo.
La premiazione ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso che ha coinvolto circa duemila manager under 44 iscritti a Federmanager. La selezione dei profili più qualificati è stata curata dal Comitato composto dal Gruppo Giovani Federmanager e da Jefferson Wells – Gruppo Manpower, che ha valutato i candidati sulla base della formazione, delle esperienze professionali, dell’anzianità nel ruolo, dei meriti acquisiti e delle motivazioni personali. Per questa edizione i partecipanti erano inoltre chiamati a presentare un progetto innovativo applicato al business, con particolare attenzione ai risvolti etici delle tecnologie emergenti, in coerenza con il tema scelto per il contest: “NEXT – NEW ETHICS FOR TRANSFORMATION”.
Nel corso dell’evento sono intervenute numerose figure istituzionali e rappresentanti del mondo accademico e imprenditoriale. Il Presidente di Federmanager, Valter Quercioli, ha affermato: "Complimenti a questi giovani manager che dimostrano che in Italia è possibile crescere professionalmente, avere successo e soprattutto contribuire alla competitività del Paese. A loro va il mio incoraggiamento a migliorarsi sempre, rafforzando competenze e network. Questo premio vuole essere un messaggio di sostegno alle donne e agli uomini di talento che rappresentano una ricchezza per le imprese, creano nuove opportunità per il Paese e trovano in Federmanager un alleato per il proprio percorso di crescita professionale".
La coordinatrice del Gruppo Giovani Federmanager, Paola Vitale, ha evidenziato: "Questa edizione conferma quanto le nuove generazioni manageriali siano pronte a guidare il cambiamento, con coraggio, responsabilità e una visione aperta all’innovazione. Il Premio Giovane Manager vuole valorizzare proprio questo: la capacità di leggere il presente e di preparare il futuro, mettendo al centro etica e competenze".
Laura Gangitano, Senior Manager di Jefferson Wells, ha aggiunto: "È per noi un grande motivo di orgoglio essere partner del Premio Giovane Manager anche quest’anno. Con Jefferson Wells, la realtà di ManpowerGroup dedicata alla ricerca e selezione di profili senior ed executive, crediamo fortemente nel valore di iniziative che sostengono lo sviluppo delle nuove generazioni di leader. Questa edizione affronta temi che sentiamo particolarmente vicini: la trasformazione del mondo del lavoro e la centralità dell’etica nella leadership. Oggi più che mai, il talento di una e di un leader si misura anche nella capacità di essere responsabile e guidare il cambiamento con integrità. Per questo contribuiamo ad un progetto che valorizza competenze e visione, preparando manager in grado di affrontare le sfide del futuro".
A chiusura degli interventi, Sergio Terzi, Associate Dean to International Relations della Polimi Graduate School of Management, ha dichiarato: "In un contesto di profonda trasformazione digitale, il ruolo dell’etica diventa centrale per guidare l’innovazione verso obiettivi sostenibili e responsabili. La settima edizione del Premio Giovane Manager, promossa da Federmanager, ha evidenziato come le nuove generazioni di manager siano pronte a interpretare il cambiamento con coraggio, competenza e una visione aperta all’innovazione, mettendo al centro valori etici e responsabilità sociale. La digital transformation e l’intelligenza artificiale offrono opportunità straordinarie, ma pongono anche nuove sfide: è fondamentale che i leader di oggi sappiano leggere il presente e preparare il futuro, integrando competenze tecniche con una solida cultura etica. Solo così sarà possibile creare valore per le imprese e per la società, promuovendo una crescita inclusiva e sostenibile. Formare persone capaci di guidare la trasformazione digitale con responsabilità e visione è la sfida più importante che dobbiamo affrontare insieme. L’etica del futuro passa dai manager del presente, chiamati a essere protagonisti attivi nel disegnare paradigmi innovativi e sostenibili".
La tavola rotonda, moderata dal giornalista di Rai3 Roberto Inciocchi, ha visto la partecipazione di Monsignor Renzo Pegoraro, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, di Paola Vitale, di Daniele Damele, presidente Federmanager Friuli Venezia Giulia e autore del volume “Etica ed economia”, di Lorenzo Bagnoli, vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, di Roberta Parena in rappresentanza dei Giovani AIDP e dello stesso Sergio Terzi. L’intera iniziativa è stata organizzata grazie alla collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita, Jefferson Wells – Manpower Group, la Polimi Graduate School of Management e Federmanager Academy.
