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Fiskaly al Salone dei Pagamenti: il cloud trasforma la fiscalizzazione, sette aziende su dieci pronte a investire
Agresti (fiskaly): "La nostra ricerca mostra come le imprese percepiscano il potenziale del cloud, ma siano frenate da costi percepiti come elevati, complessità e scarsa conoscenza delle soluzioni disponibili"

Fiskaly al Salone dei Pagamenti 2025: le soluzioni cloud rivoluzionano la fiscalizzazione, sette aziende su dieci pronte a investire per efficienza e conformità
Al Salone dei Pagamenti emerge con chiarezza come le imprese italiane stiano progressivamente guardando alle soluzioni cloud per la fiscalizzazione, spinte dalle nuove opportunità introdotte dal Provvedimento Prot. n. 111204/2025 dell’Agenzia delle Entrate. Grazie alla normativa, le aziende potranno scegliere soluzioni software certificate in alternativa ai tradizionali sistemi hardware, aprendo la strada a una gestione digitale dei corrispettivi più efficiente e scalabile.
Secondo l’Osservatorio Cloud e Corrispettivi di fiskaly, condotto su 500 realtà tra grandi aziende, PMI e microimprese nei settori retail, turismo e servizi alla persona, il 70% delle imprese italiane è pronto a investire in soluzioni cloud per la fiscalizzazione o ha già iniziato a farlo. Tuttavia, la conoscenza e l’adozione concreta restano limitate: il 91% delle aziende utilizza ancora esclusivamente registratori di cassa telematici, mentre solo poco più del 30% dichiara una conoscenza sufficiente delle nuove soluzioni cloud.
I principali vantaggi percepiti delle piattaforme cloud riguardano velocità, automazione, scalabilità e integrazione dei processi, ma permangono alcune preoccupazioni legate alla mancanza di competenze interne e all’incertezza normativa. Le aziende più preparate sono generalmente medie e grandi, con sede nel Nord Ovest e nel Centro Italia, operanti nei settori Retail e Turismo, che mostrano maggiore consapevolezza delle opportunità e dei requisiti regolatori.
“L’approvazione del Decreto legislativo 1/2024 ha segnato un punto di svolta per il retail e i pagamenti in Italia. Per la prima volta si aprono ufficialmente le porte a soluzioni interamente software per la gestione dei corrispettivi, superando decenni di dipendenza dai registratori di cassa hardware. La nostra ricerca mostra come le imprese percepiscano il potenziale del cloud, ma siano frenate da costi percepiti come elevati, complessità e scarsa conoscenza delle soluzioni disponibili", spiega Silvio Agresti, Country Manager Italia di fiskaly.
Le criticità evidenziate dall’Osservatorio includono una bassa digitalizzazione delle imprese: solo il 12,9% si definisce completamente digitalizzato, mentre il 63,4% utilizza strumenti digitali in modo parziale. Inoltre, i fornitori di soluzioni per il punto cassa mostrano ancora un’adozione limitata del cloud: solo il 26,7% offre strumenti completamente cloud-based, percentuale che scende al 20% per le soluzioni fiscali. I benefici per chi ha già adottato il cloud comprendono aggiornamenti automatici, minore necessità di manutenzione hardware e costi di implementazione inferiori, ma la transizione resta rallentata da costi percepiti troppo elevati, problemi di connettività e resistenza al cambiamento.
Per rispondere a queste esigenze, fiskaly propone SIGN IT, una soluzione di fiscalizzazione in cloud che consente di digitalizzare i corrispettivi in modo semplice, sicuro e conforme. Grazie a un’architettura API-first, SIGN IT si integra rapidamente con software già in uso, automatizzando l’intero processo e riducendo costi e complessità. Retailer, fintech e fornitori di sistemi di cassa possono gestire i corrispettivi in un unico flusso digitale, mentre per ristoratori e catene retail la soluzione semplifica la gestione operativa, centralizza i dati fiscali e garantisce trasmissioni in tempo reale.
L’adozione delle soluzioni cloud, dunque, rappresenta non solo un obbligo normativo, ma anche una leva strategica per l’efficienza e la competitività delle imprese italiane, con vantaggi concreti in termini di velocità, automazione e conformità, contribuendo a rendere più moderna e digitale la gestione fiscale del Paese.
L'intervista di affaritaliani a Silvio Agresti, Country Manager Italia di fiskaly
"Il tema è estremamente rilevante, perché oggi c’è ancora molta disinformazione e confusione su diversi aspetti legati alla fiscalizzazione e alla regolamentazione. Noi di fiskaly affrontiamo la questione su due fronti. Da un lato, operiamo in modo diretto attraverso attività di comunicazione e divulgazione: realizziamo contenuti informativi, webinar, white paper, guide e altri strumenti per fare chiarezza su questi temi. Dall’altro, lavoriamo in ottica di ecosistema, collaborando con partner di diversa natura, anche istituzionali, per promuovere consapevolezza, formazione e conoscenza, partecipando a ricerche e iniziative comuni", ha dichiarato Silvio Agresti, Country Manager Italia di fiskaly, ai microfoni di affaritaliani.
Agresti ha continuato: "Questa attività nasce proprio dalla constatazione che esiste ancora molta confusione e una scarsa comprensione, in particolare rispetto a costi e complessità percepiti delle soluzioni digitali. In realtà, il problema non è tanto la mancanza di risorse o di capacità di investimento, quanto la carenza di informazioni su cosa significhi davvero affrontare un cambiamento verso strumenti digitali e cloud per la fiscalizzazione. Al contrario, il digitale e il cloud rappresentano un vantaggio competitivo ed economico significativo rispetto agli strumenti tradizionali, offrendo benefici concreti sia in termini di efficienza operativa sia di sostenibilità economica".
"In fondo, questo approccio riflette la nostra identità: fiskaly è un’azienda tecnologica specializzata nella fiscalizzazione in cloud. Le nostre API permettono di integrare facilmente la funzione di emissione di scontrini in qualsiasi dispositivo o software, rendendo ogni strumento conforme alla normativa e abilitato alle transazioni commerciali. Soluzioni come SIGN IT, ad esempio, agiscono da veri e propri abilitatori per tutte le piattaforme e tecnologie di pagamento, cloud e non, facilitando la transizione verso un modello di fiscalizzazione digitale più moderno, efficiente e sicuro", ha concluso Agresti.
