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Generali Italia: presentato il Rapporto Welfare Index PMI Lazio, cresce la cultura del benessere
Monacelli (Generali): “Agiamo come produttori di welfare per le nostre persone, come erogatori di soluzioni e servizi a beneficio delle piccole e medie imprese e come promotori al fianco delle istituzioni”

Generali Italia, triplicano le imprese con alto livello di welfare aziendale nel Lazio: sempre più attenzione allo sviluppo sostenibile
È stato presentato, a Roma, il Rapporto Welfare Index PMI Lazio, l’iniziativa promossa da Generali con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane (Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio) che valuta il livello di welfare aziendale nelle piccole e medie imprese. I dati sono positivi: dall’introduzione di un nuovo quadro normativo a favore del welfare aziendale con la Legge di stabilità del 2016, le imprese laziali con livello di welfare elevato sono triplicate, passando dal 12% al 36%. Ad oggi, nel Lazio, quasi otto imprese su dieci hanno raggiunto un livello di welfare almeno medio, con una maggiore concentrazione nella città metropolitana di Roma.
Il Terzo Settore si conferma quello con i livelli più alti di welfare aziendale (65%), seguito dagli studi e servizi professionali (46%) e dall’agricoltura (34%), un settore formato per lo più da realtà di piccole dimensioni. Infatti, la correlazione tra dimensione aziendale e livello di welfare resta significativa: tra le imprese con oltre 250 addetti, oltre l’80% presenta livelli alti o molto alti di welfare; ma anche tra le PMI più piccole cresce la consapevolezza, con il 54% delle aziende tra 10 e 50 addetti e il 41% di quelle con meno di 10 che hanno investito nel benessere dei propri collaboratori.
Il Lazio si conferma protagonista anche nel panorama nazionale: appartengono infatti alla regione 6 delle 142 imprese italiane classificate nel 2024 come Welfare Champion, il livello più elevato secondo l’Indice Welfare Index PMI, e 37 delle 816 Welfare Leader, il livello immediatamente successivo.
“Generali è un grande produttore, fornitore e promotore di welfare operando su tre direttrici: iniziative per i 14 mila dipendenti in Italia; soluzioni personalizzate per le imprese assicurate; progetti dedicati allo sviluppo della cultura del welfare nelle piccole e medie imprese, come Welfare Index PMI che, negli ultimi anni, si è evoluto in una nuova fase che prevede un roadshow di approfondimento sulle realtà locali e di incontro con le autorità e con le imprese dei territori. Grazie alla nostra struttura Health&Welfare, a Generali Welion, la società del Gruppo dedicata al welfare integrato, e alla consulenza di valore dei nostri agenti su tutto il territorio italiano, siamo impegnati tutti i giorni nel dare il nostro contributo alle imprese e alla crescita economica del sistema Paese”, ha dichiarato Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia.
La regione offre un contributo significativo alla generazione di valore, specialmente nei macrosettori dell’amministrazione pubblica, sanità, assistenza sociale e attività artistiche e di intrattenimento, producendo così l'11,2% del PIL italiano. “Il welfare è una leva di innovazione, competitività e coesione. I dati del Welfare Index PMI raccontano una trasformazione profonda: le imprese di Roma e del Lazio stanno investendo sul benessere delle persone e diventando motori di sviluppo sostenibile. Triplicare in otto anni la quota di aziende con un livello alto di welfare significa aver costruito un nuovo modello di crescita, dove il successo economico cammina insieme alla responsabilità sociale”, ha dichiarato Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all'Attrazione Investimenti di Roma Capitale, evidenziando l’obiettivo di costruire una rete che metta le persone al centro.
Oltre al valore economico, il Lazio si distingue anche per quello sociale: con 466 mila imprese attive ( 81,6 ogni mille abitanti), i programmi di welfare aziendale raggiungono quasi la metà delle famiglie della regione (47,6%). Anche sul piano della crescita i dati sono incoraggianti: la produttività delle imprese laziali è superiore alla media nazionale, così come il tasso di occupazione (+5 punti percentuali nel settore privato e +2 punti per l’occupazione femminile).
Da un’analisi dei bilanci, emerge che le aziende che hanno un livello di welfare elevato hanno raggiunto nel 2023 un margine operativo lordo per addetto di 40 mila euro: quasi tre volte quello delle imprese a livello medio (16 mila euro) e quattro volte quello delle imprese a livello iniziale (10 mila euro). Inoltre, le PMI del Lazio hanno registrato una crescita raggiungendo un livello di redditività del 9,5% nel 2023; le imprese con livello di welfare elevato hanno riscontrato una crescita maggiore, raggiungendo nel 2023 una redditività del 13%. Un valore più che doppio di quello delle imprese a livello iniziale, 5,2%.
L'intervista a Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia
Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Il welfare aziendale per Generali Italia è al centro della strategia di sviluppo del nostro business. La crescita del welfare in questi ultimi anni l'abbiamo monitorata attraverso il Welfare Index PMI: un'iniziativa volta proprio a promuovere, nella piccola e media impresa, attenzione e sviluppo in un ambito così importante per la vita delle persone e per la crescita e sostenibilità stessa delle imprese. Siamo molto colpiti di vedere come, in questi ultimi dieci anni, il tema del welfare si sia sviluppato a livello di piccola e media impresa in quantità e in qualità davvero notevoli. Questa è la testimonianza che l’iniziativa che portiamo avanti, in paternariato con il Ministero del Lavoro, con le confederazioni nazionali, sta generando valore in termini di crescita e consapevolezza in questo settore”.
Monacelli ha poi aggiunto: “Naturalmente noi ci occupiamo di welfare anche come assicuratori. Le nostre soluzioni di welfare, a beneficio della piccola e media impresa, sono rese disponibili attraverso una business unit dedicata alla salute e al welfare di Generali Italia, con cui noi promuoviamo queste iniziative a beneficio di un target di clientela dalla piccola e media impresa. Sulla quale noi abbiamo una leadership di mercato, considerando che almeno un'impresa ogni quattro che è assicurata con Generali Italia”.
“E poi sul welfare noi ci impegniamo tanto anche come datori di lavoro. Il welfare raggiunge i nostri oltre 13.000 dipendenti in Italia: è una palestra, un laboratorio molto importante, perché ascoltando tutti i nostri colleghi lavoriamo per migliorare e arricchire i nostri servizi con nuove soluzioni a beneficio delle persone. Quindi c’è un approccio sistemico da parte di Generali Italia: agiamo come produttori di welfare per le nostre persone, come erogatori di soluzioni e servizi a beneficio delle piccole e medie imprese e come promotori al fianco delle istituzioni, perché il welfare diventi sempre di più un pilastro di solidità del nostro Paese”, ha concluso Monacelli.
L'intervista a Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Risponsibility di Generali Italia
Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Risponsibility di Generali Italia, ai microfoni di Affaritaliani, ha dichiarato: “Questo è il sesto appuntamento territoriale promosso da Welfare Index PMI, l'iniziativa che, come Generali Italia, abbiamo voluto con forza e che ormai raccoglie un partenariato molto ampio di realtà private e pubbliche. È un segno di maturità di questo progetto, che affianca al Rapporto Nazionale, che presenteremo nel 2026, una serie di appuntamenti nei territori".
"Oggi siamo qui a Roma per presentare il Rapporto Lazio, che ci dice tre cose. Innanzitutto, che il welfare aziendale svolge nel Lazio un ruolo assolutamente centrale. Le piccole e medie imprese laziali con un livello di welfare alto o molto alto sono pari al 36%, tre punti in più rispetto alla media nazionale. Questo 36%, solo otto anni fa, era il 12%. Quindi c'è stata una crescita veramente importante della partecipazione delle piccole e medie imprese laziali alla promozione di iniziative sociali, per i propri dipendenti, per le famiglie e per i territori in cui operano”, ha affermato Lucini.
“Il secondo dato rilevante è che, se guardiamo alla capillarità e alla distribuzione di queste piccole e medie imprese, esse sono in grado di intercettare con i propri programmi sociali circa il 48% delle famiglie laziali, quindi in tutte le fasce sociali. Ci troviamo in una situazione in cui c’è una forte accelerazione e responsabilità sociale delle imprese sul territorio, con una partecipazione attiva delle istituzioni presenti al nostro appuntamento con figure di grande rilevanza. Abbiamo anche un terzo settore assai attivo, quindi ci sono le premesse per un rilancio dei sistemi di welfare nel nostro Paese, per un rinnovamento dei modelli di servizio. L’obiettivo è che il welfare non sia solo un modello che distribuisce risorse, ma ne generi anche di nuove”, ha concluso Lucini.