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Ultimo aggiornamento: 15:00

GES e RINA insieme per sviluppare la nuova batteria a idrogeno green

Mazzotta (GES): "Questa partnership rappresenta per noi un tassello fondamentale per accelerare lo sviluppo della nostra tecnologia"

di Redazione Corporate

GES e RINA siglano una partnership per la realizzazione del prototipo della nuova batteria a idrogeno

Green Energy Storage (GES), realtà italiana all’avanguardia nel settore dell’accumulo energetico sostenibile, ha firmato un accordo quadro con RINA, gruppo multinazionale attivo nella consulenza ingegneristica, nelle ispezioni e nella certificazione. La collaborazione ha come obiettivo lo sviluppo e la validazione di una nuova batteria a idrogeno progettata da GES, il cui primo prototipo sarà presentato a dicembre 2025.

La tecnologia proposta da GES si fonda su un approccio innovativo: una batteria a idrogeno ibrida gas/liquido che utilizza un elettrolita liquido a base di manganese. La peculiarità di questa soluzione è l’integrazione, all’interno della stessa cella, dei processi di produzione e riassorbimento dell’idrogeno, consentendo un ciclo chiuso senza il ricorso a serbatoi esterni. Si tratta di un sistema sostenibile, grazie all’impiego di materiali abbondanti, non tossici, riciclabili e a basso impatto ambientale, e al tempo stesso modulare e scalabile, con la possibilità di estendersi fino a taglie di potenza di diversi MegaWatt.

Le prestazioni si distinguono per affidabilità e lunga durata: la vita utile stimata supera i 12.000 cicli, pari a circa 15-20 anni di utilizzo, con una conseguente riduzione dei costi complessivi e del volume di materiali richiesti rispetto alle soluzioni a flusso convenzionali. A rendere il sistema ancora più avanzato contribuiscono componenti hardware e software proprietari. La produzione interna di membrane e catalizzatori consente infatti a GES di mantenere un controllo diretto sulla qualità, mentre l’integrazione di sensori intelligenti, algoritmi di machine learning e un sistema di gestione BMS di nuova generazione garantisce sicurezza operativa, capacità di diagnostica predittiva e compatibilità con architetture ibride.

Il progetto rientra negli IPCEI, gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo sostenuti dall’Unione Europea attraverso il programma NextGenerationEU. Per la sua realizzazione GES ha ottenuto un finanziamento pari a 61,5 milioni di euro, che copre circa il 98,5% dei costi complessivi.

Con l’accordo firmato, prende il via un percorso strategico che porterà la tecnologia dalla fase prototipale alla produzione su scala industriale. In questo cammino, RINA avrà un ruolo determinante: supporterà GES nella validazione della soluzione per garantirne l’affidabilità e le prestazioni, contribuirà all’ottimizzazione ingegneristica rendendo il sistema efficiente, scalabile e conforme alle normative, e fornirà la propria esperienza nella definizione delle strategie di accesso al mercato, accompagnando così l’ingresso della nuova batteria nel settore energetico.

"Questa partnership rappresenta per noi un tassello fondamentale per accelerare lo sviluppo della nostra tecnologia", afferma Matteo Mazzotta, CEO di GES. "Il contributo di RINA, con la sua esperienza internazionale e la profonda competenza in ambito ingegneristico e normativo, non solo rafforza la solidità tecnica del nostro progetto, ma ne attesta il valore in vista di una futura industrializzazione".

"Siamo entusiasti di affiancare GES nello sviluppo di una tecnologia così innovativa e promettente", afferma Michele Budetta, Amministratore Delegato di RINA Consulting. "Il nostro compito sarà accompagnare GES nel passaggio dal laboratorio al mercato, contribuendo a rendere questa soluzione tecnologicamente robusta, conforme alle normative e pronta ad affrontare le sfide energetiche del futuro".