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Gruppo FS, il Presidente Tanzilli presenta “Folsom Freedom” per il reinserimento dei detenuti
Tanzilli (Gruppo FS): "Interpretiamo le fragilità sociali non come un obbligo di responsabilità, ma come un’opportunità per rafforzare il sistema Paese"

Gruppo FS, presentato dal Presidente Tanzilli il progetto “Folsom Freedom” per il reinserimento dei detenuti attraverso la formazione immersiva
Il progetto “Folsom Freedom”, nato dalla collaborazione tra Gruppo FS Italiane, Ministero della Giustizia e Ministero dell’Istruzione e del Merito, punta a facilitare il ritorno dei detenuti nella società attraverso percorsi formativi basati su tecnologie immersive. In occasione della conferenza stampa dedicata all’iniziativa, il Presidente del Gruppo FS Tommaso Tanzilli ha illustrato l’impegno dell’azienda in questo programma sperimentale, alla presenza dei Ministri Carlo Nordio e Giuseppe Valditara e del Vicepresidente di Confindustria Maurizio Marchesini.
Tanzilli ha evidenziato l’importanza del contributo di FS a un progetto che coniuga innovazione, inclusione e visione a lungo termine: "Oggi abbiamo presentato un progetto che, per noi del Gruppo FS, ha un valore profondo perché unisce innovazione, inclusione e visione strategica". Ha spiegato che la scelta di sostenere “Folsom Freedom – Formazione immersiva per il reinserimento delle persone detenute” nasce da una duplice consapevolezza: la necessità di favorire l’accesso al lavoro per chi, una volta terminata la pena, incontra ostacoli nel trovare un’occupazione stabile e, parallelamente, il bisogno delle imprese di colmare il divario di competenze disponibili.
Attraverso strumenti di realtà virtuale e aumentata, i partecipanti possono apprendere capacità tecniche in modo rapido e sicuro, rispondendo così alle esigenze di settori chiave come l’elettronica e l’elettrotecnica. Il Presidente ha ricordato che il primo modulo sperimentale, “Quadro elettrico”, attivato nelle carceri di Taranto, Civitavecchia e Genova Marassi, è stato sviluppato con il coinvolgimento di docenti e persone detenute e ha generato risultati particolarmente incoraggianti: "Il modulo pilota “Quadro elettrico”, realizzato in tre istituti penitenziari – Taranto, Civitavecchia e Genova Marassi – ha coinvolto docenti e detenuti e ci ha restituito risultati estremamente incoraggianti. I dati raccolti mostrano un forte incremento dell’apprendimento, una partecipazione attiva e continua, e la capacità del modello di virtual reality di superare molte delle barriere logistiche caratteristiche del contesto carcerario".
Secondo Tanzilli, la collaborazione tra istituzioni e mondo produttivo rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione possa sostenere l’inclusione sociale e rafforzare il capitale umano nazionale. Ha inoltre ribadito che FS intende continuare a generare valore sociale nonostante i limiti normativi che oggi impediscono l’assunzione di persone con precedenti penali: "Abbiamo scelto di investire in questa sperimentazione perché crediamo che una grande azienda pubblica debba saper guardare oltre la contingenza normativa, interpretando le fragilità sociali non come un’obbligo di responsabilità, ma come un’opportunità per rafforzare il sistema Paese".
Guardando ai prossimi passi, Tanzilli ha espresso la volontà di ampliare l’iniziativa e di estendere la piattaforma di realtà virtuale a un numero crescente di istituti penitenziari, affinché l’esperienza maturata possa trasformarsi in un modello diffuso su scala nazionale: "Il Gruppo FS è pronto a fare la sua parte, con senso di responsabilità e con la convinzione che il futuro del lavoro passi anche da qui: dalla capacità di offrire a tutti una seconda possibilità".
