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Il Gruppo Prada aderisce al progetto “Forestami”

Il Gruppo Prada prende parte a “Forestami”, l’iniziativa di forestazione urbana della Città Metropolitana di Milano

La Green Week milanese ha consentito la presentazione di interessanti iniziative legate al tema della sostenibilità ambientale. In occasione dell'incontro “La natura al centro della ricerca e della progettazione degli spazi di lavoro”, ospitato ieri dalla Triennale di Milano, è stata annunciata l’adesione del Gruppo Prada al progetto Forestami. L’iniziativa, promossa dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, ha come obiettivo principale la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030, così da migliorare la qualità dell’aria e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Il Gruppo Prada è entrato a far parte della grande famiglia di Forestami, dimostrando ancora una volta l’interesse del brand nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. Protagonisti dell’incontro alla Triennale due architetti che hanno basato la propria carriera sul tema dell’Architettura Sostenibile: Stefano Boeri, Presidente del Comitato Scientifico di Forestami, e Guido Canali, autore delle “fabbriche giardino” del Gruppo Prada. L’esperienza decennale dei due architetti è stata sfruttata per mettere in mostra il legame sempre più evidente tra architettura e natura, definendo l’urgenza di insegnare alle nuove generazioni un metodo di progettazione più sostenibile e più adatto ai bisogni dell’ambiente.

A moderare l'evento Silvia Botti, giornalista e Presidente della Fondazione Giovanni Michelucci, che ha aperto la conferenza presentando il video-messaggio di Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada. Le parole iniziali di Bertelli hanno permesso di descrivere l’importanza dell’adesione del Gruppo al progetto Forestami e la stretta connessione tra l’ideologia dell’iniziativa e i progetti realizzati in passato dalla famiglia Prada.

Questo il suo commento d’apertura: “Nel ruolo di Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada, sono chiamato continuamente a riflettere su cosa il nostro Gruppo può fare per la comunità, per l’ambiente e per le future generazioni. Oggi, questo incarico mi consente di contribuire a ciò che è già stato fatto dai miei genitori, aggiungendo un tassello in più e dimostrando ancora una volta l’interesse di Prada verso il sociale. Dimostriamo il nostro impegno per il verde e per la città attraverso l’adesione al progetto Forestami. Non occorre sottolineare il legame tra Prada e Milano, così come può sembrare ridondante ricordare la capacità del verde di contribuire al benessere delle persone. E non solo perché è in grado di assorbire anidride carbonica, ma anche per l’alta gamma di effetti positivi esercitati sul nostro organismo che abbiamo riscoperto a causa della Pandemia”.

Proprio in questo contesto si inserisce la filosofia progettuale degli spazi industriali Prada, sviluppati dalla mia famiglia grazie alla collaborazione trentennale con l’architetto Guido Canali. 'Mitigare e addolcire l’architettura degli spazi nei quali si fa fatica': queste sono le sue parole, parole che hanno ispirato la volontà del Gruppo nel creare luoghi di lavoro in cui il benessere di chi li abita viene messo al centro della progettazione, spazi dove il verde ci permette di lenire i livelli di stress e ansia e ci regali il piacere di contemplare un bel paesaggio. La nostra adesione a Forestami suggerisce un’analogia tra quelli che sono state definite le nostre 'Fabbriche Giardino' e il contributo che sarà versato per piantare nuovi alberi in città e creare occasione di formazione e di dialogo con la cittadinanza”, ha concluso Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada.

Il suo intervento ha permesso di concentrarsi sullo stretto legame tra l’iniziativa Forestami e i progetti Prada intitolati “fabbriche giardino”. L’architetto Guido Canali ha illustrato i progetti più interessanti realizzati insieme al Gruppo negli ultimi dieci anni, mostrano un nuovo modo di interpretare gli spazi di lavoro. Il verde può unirsi, anzi deve unirsi all’architettura, aiutando anche chi lavora a rivoluzionare il proprio modo di vedere lo spazio e il tempo impiegato in ufficio. Canali ha mostrato quattro progetti diversi, spiegando nel dettaglio l’idea progettuale e i principali sviluppi. Nello specifico, sono state citate le fabbriche giardino di Montevarchi, Montegranaro, Valvigna e Levanella, tutte posizionate in territorio toscano.

L’architetto Stefano Boeri, intervenuto subito dopo Guido Canali, ha posto l’accento su un'interessante similitudine. É vero che i progetti delle fabbriche giardino rispecchiano il dualismo intrinseco nell’ideologia del Gruppo Prada. Rigore e razionalità si uniscono nello stesso spettro progettuale, producendo risultati tanto insoliti quanto sorprendenti. La capacità Prada di sorprendere il proprio pubblico è assimilabile alla capacità della natura ribelle posta nelle architetture di Canali ad associarsi ad un rigido schema architettonico. Nonostante le forme geometriche e i materiali tendenzialmente metallici, la natura riesce comunque ad uscire fuori e fare del bene.

Questo concetto, l’idea che la natura possa essere benefica per l’uomo e per chi la osserva in generale, è alla base del progetto Forestami. Hellas Cena, medico chirurgo, ricercatrice e Prorettore alla Terza Missione dell’Università di Pavia, è intervenuta sull’argomento insieme a Maria Chiara Pastore, professoressa e ricercatrice del Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami. Entrambe parte del Centro Biodiversità e Benessere, hanno commentato l’importanza sempre crescente dell’approccio Nature Based delle aziende e degli stessi comuni.

Il progetto Forestami ha l’obiettivo di incrementare il capitale naturale della città di Milano, migliorare la qualità dello spazio e la qualità dell’aria, portando benefici a tutti i cittadini. L’adesione del Gruppo Prada all’iniziativa segna un importante punto di svolta, una marcia in più verso un futuro sostenibile e significativamente più consapevole. Forestami inizierà la propria piccola rivoluzione piantando 3 milioni di nuovi alberi a Milano entro il 2030, ma sono previste iniziative e novità che interesseranno il progetto a partire dal nuovo anno.

L’intervista di affaritaliani.it a Guido Canali, architetto legato al Gruppo Prada

 

L’architetto Guido Canali, autore delle “fabbriche giardino” del Gruppo Prada, ha spiegato la genesi e l’evoluzione del progetto. Diverse sono state le influenze e le suggestioni che hanno portato alla nascita delle fabbriche giardino, che si sono evolute nel corso del tempo. “Il progetto ha un processo che si costruisce nel tempo. A volte, ci sono delle suggestioni che ritornano e ispirano l’idea del progetto. Un esempio è proprio quello della suggestione che ha portato all’ultima realizzazione, la creazione di una mensa con un tetto di 1200 m2 di pergolato non completamente coprente, ma in grado di lasciar passare parte della luce naturale. L’idea di usare il pergolato alla 'rovescia', era già comparsa nella fase progettuale di un lavoro di circa 10 anni fa, quando abbiamo lavorato alla mensa di Valvigna. Siccome lì non abbiamo trovato esecutori all’altezza dell’idea, abbiamo dovuto fermarla, ma il nuovo progetto ci ha permesso di riprenderla e portarla a termine con successo”.

Le fabbriche giardino del Gruppo Prada hanno impiegato diversi anni per la propria definizione. Come riportato da Guido Canali, il processo di realizzazione: “E’ stato un processo molto lento. Se si potessero citare nomi di altre aziende, potrei dire almeno tre nomi abbastanza importanti per i quali abbiamo progettato delle fabbriche che non sono poi state definite 'fabbriche giardino' ma che hanno anche loro un cuore verde. Tutto nasce da una specie di bisogno innato, il desiderio di ricercare il miglior mezzo di comunicazione tra architettura e natura. Mi ricordo che uno dei primi progetti a cui ho lavorato è stata un’abitazione in una lottizzazione di periferia. La casa aveva linee rigorose e precise, dotata di un patio centrale in cui è stato piantato un platano. La natura è quindi diventata il cuore dell’abitazione, riportando anche un certo significato simbolico. Questo perché senti che la natura diventa un richiamo, una forza che non si riesce a placare”.

In riferimento alla possibilità di integrazione di nuovi progetti, l’architetto Guido Canali ha riferito: “Abbiamo da poco finito il Polo Logistico di Levanella, un quartiere industriale molto denso in cui si raccolgono i prodotti di varie aziende, dove il materiale viene poi smistato nei vari negozi. L’ultimissimo nato all’interno di questo quartiere industriale (uno spazio di quasi 40.000 metri, più o meno 500 appartamenti) è proprio la mensa di Levanella. Adesso, si sta pensando alla costruzione della cosiddetta Accademia Prada, un’istituzione scolastica dove si insegna ai ragazzi, principalmente della zona della Valdarno, quello che devono conoscere sull’architettura. I ragazzi vengono formati e poi verranno impiegati nelle aziende, oppure avranno la possibilità di costruire una propria professionalità, che è una cosa importantissima al giorno d’oggi. Bisogna tenere conto del fatto che, se da un lato tutti si lamentano dal lavoro che manca, dall’altro manca la presenza di persone specializzate”.

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