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Intesa Sanpaolo, presentata la ricerca “The Augmented AI-Human Job” con l’Università Luiss
Zambito Marsala (Intesa Sanpaolo): "È fondamentale progettare modelli di intervento e percorsi educativi innovativi per preparare le nuove generazioni alle nuove sfide globali"

Intesa Sanpaolo guida il cambiamento del lavoro con l’intelligenza artificiale: presentata la ricerca “The Augmented AI-Human Job” con l’Università Luiss
Il mondo del lavoro è destinato a trasformarsi radicalmente sotto l’influsso dell’intelligenza artificiale, e affrontare questo cambiamento richiede strategie concrete e condivise. È questo il tema centrale della nuova ricerca intitolata “The Augmented AI-Human Job. Nuovi scenari delle professioni nell’era dell’AI”, presentata oggi a Roma da Intesa Sanpaolo e dall’Università Luiss Guido Carli. Lo studio rappresenta il secondo rapporto dell’Osservatorio permanente Look4ward, nato per esplorare le competenze del futuro, promosso da Intesa Sanpaolo in collaborazione con l’ateneo romano e con il supporto di Accenture e Digit’Ed.
Il progetto, curato dal Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” della Luiss, ha coinvolto oltre 800 aziende, tra CEO e responsabili delle risorse umane, appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le risposte raccolte mettono in luce l’impatto concreto che l’intelligenza artificiale sta già esercitando sulle realtà produttive, evidenziando le principali sfide – dall’organizzazione interna alla formazione, fino agli effetti sull’occupazione – ma anche i benefici tangibili in termini di competitività e sviluppo.
Dallo studio emerge una visione condivisa: l’AI non è solo una tecnologia abilitante, ma una leva strategica che può contribuire a rafforzare i processi aziendali e le competenze, a patto che venga integrata in modo consapevole e guidato. È qui che entra in gioco il concetto di “lavoro aumentato”, un modello in cui le capacità umane vengono potenziate e supportate dalle tecnologie intelligenti. In quest’ottica, competenze trasversali come l’uso critico e consapevole del digitale, la capacità di spiegare concetti complessi con chiarezza o la gestione di relazioni e processi collaborativi, assumono un ruolo centrale nell’affrontare l’evoluzione tecnologica.
Fondamentale, secondo la ricerca, è il dialogo continuo tra mondo accademico e tessuto imprenditoriale. Una formazione realmente efficace deve fondarsi su approcci flessibili, multidisciplinari e accessibili, in grado di rispondere con prontezza ai cambiamenti del mercato del lavoro. In quest’ambito si inserisce anche il modello GenIAle (Generative Intelligence for Augmented Labor and Empowerment), proposto dal rapporto come cornice interpretativa che pone l’accento sulla collaborazione tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, per amplificare creatività, decision making, apprendimento e produttività.
Intesa Sanpaolo, oggi tra i leader della trasformazione digitale in Italia, ha già intrapreso un percorso significativo in questa direzione, con oltre 2.350 specialisti IT assunti e più di 150 applicazioni di AI e GenAI previste entro il 2025. Il gruppo guidato da Carlo Messina sta implementando un modello organizzativo in cui le tecnologie intelligenti sono integrate nei processi in ottica “human in the loop”, ovvero con un forte ruolo guida assegnato alle persone.
“Dalla ricerca dell'Osservatorio Look4ward con un partner di eccellenza come l’Università Luiss Guido Carli, che ha coinvolto oltre 800 imprese, emerge come l'intelligenza artificiale stia cambiando in modo significativo il nostro modo di lavorare ma anche di apprendere. Il nuovo paradigma richiede una maggiore collaborazione tra persone e tecnologie, l’esercizio delle competenze trasversali come la creatività, lo spirito critico, la capacità di leggere i contesti, di costruire alleanze e fare network, diventa essenziale per mantenere l’uomo al centro delle trasformazioni. È fondamentale creare ecosistemi virtuosi, con imprese e istituzioni e progettare modelli di intervento e percorsi educativi innovativi per preparare le nuove generazioni alle nuove sfide globali”, ha commentato Elisa Zambito Marsala, Responsabile di Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo.
Anche l’Università Luiss rafforza il proprio impegno nel campo dell’intelligenza artificiale, non solo attraverso la collaborazione con Intesa Sanpaolo, ma anche tramite nuove iniziative accademiche. Il recente lancio del Dipartimento in AI, Data and Decision Sciences, l’introduzione del programma di alfabetizzazione digitale “AI Literacy” con badge digitali per gli studenti della Graduate School e un nuovo strumento digitale personalizzato per l’orientamento, sono solo alcuni esempi del percorso intrapreso dall’ateneo per preparare i giovani alle professioni del futuro.
“L’intelligenza artificiale rappresenta una sfida culturale oltre che tecnologica e organizzativa. Come Ateneo, crediamo che il vero cambiamento passi dalla capacità di formare persone in grado di governare l’innovazione e la rivoluzione digitale. La collaborazione con Intesa Sanpaolo conferma il ruolo strategico della nostra Università nel costruire un ecosistema di competenze multidisciplinari, in cui le tecnologie siano messe al servizio delle imprese, della creatività, della responsabilità e della crescita sostenibile, con al centro sempre la persona”, ha dichiarato il Rettore dell’Università Luiss, Paolo Boccardelli.
La ricerca e le iniziative connesse dimostrano che l’adozione dell’intelligenza artificiale, per essere efficace, deve basarsi su una visione condivisa che valorizzi il capitale umano, costruisca alleanze strategiche e promuova nuovi modelli educativi e organizzativi capaci di accompagnare la trasformazione in modo inclusivo e sostenibile.