Ridisegnare il futuro della salute pubblica. Ripartendo dalla Costituzione
È il messaggio lanciato da ‘Agorà’, iniziativa di Novartis e Maxxi di Roma
Una due giorni di incontri, dibattito, approfondimento sul tema cruciale di come ridisegnare la sanità del futuro dopo la crisi pandemica. A Roma, ospiti del Maxxi (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo) e su impulso di Novartis si sono confrontati medici, ricercatori, politici, manager pubblici e privati grazie ad ‘Agorà, la Salute in Movimento’.
Dalla (intensa) giornata di incontri è emersa una consapevolezza su tutte: la sanità va ripensata innanzitutto ripartendo dal concetto di ‘salute’. La pandemia infatti ha dimostrato come la qualità della vita e quindi dello ‘stato di salute’ di un individuo come di una popolazione passi necessariamente da più fattori. Qualità dell’ambiente, qualità della vita, sedentarietà, capacità di prevenzione, attenzione all’equilibrio mentale, accesso alle cure.
“L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento” recita l’Articolo 33 della nostra Costituzione. E proprio l’accostamento tra ‘arte’, senso del bello e ‘salute’ nella sua accezione più generale ha fatto da minimo comun denominatore tra tutti gli interventi. Difficile immaginare che arte e sanità vadano insieme. Invece è proprio lo sforzo che saremo chiamati a fare come collettività per il prossimo immediato futuro. Perché il diritto allo ‘stare bene’ passa anche e forse soprattutto dal capire cosa possa portare beneficio. E poche cose al mondo come la bellezza e l’armonia insite nelle opere d’ingegno sono capaci di aprire la mente a stati d’animo differenti. Capire, insomma, che l’equilibrio tra mente e corpo devono necessariamente ritrovare una coniugazione. Tanto che la Direttrice della Fondazione Maxxi, Stefania Melandri, ha lanciato una proposta volutamente radicale: un piano di defiscalizzazione e di sgravi fiscali che possa riguardare sia le attività culturali che le attività fisiche del cittadino. In poche parole: poter detassare le visite al museo così come si fa per l’acquisto di farmaci. “Sappiamo che il primo ostacolo in questo senso è il Ministero del Tesoro” ha detto la Melandri, “ma il nostro Paese si trova davanti a un’occasione unica grazie al PNNR. E anche la cultura è una cura. Anche la cultura è un farmaco. Serve una misura strutturale nel perimetro del welfare per la salute, intesa come benessere a 360 gradi. Si deve pensare a una riduzione fiscale sulle spese per la cultura
“In questo momento, l’Italia ha un’opportunità irripetibile di ridisegnare il futuro della sua sanità e Novartis vuole offrire un contributo sostanziale in questo senso” ha affermato Pasquale Frega, Presidente e Amministratore delegato di Novartis Italia. “L’esperienza della pandemia ha dimostrato che la tutela della salute ha un ruolo centrale nella vita del paese e che la capacità di innovazione, tradotta sia in terapie avanzate sia in nuovi approcci nell’erogazione dei servizi a pazienti e cittadini, è determinante per garantire efficacia e accessibilità alle cure. Il traguardo è un sistema salute inclusivo, da costruire attraverso un’ampia collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e il lavoro svolto da Agorà, con la sua capacità di suggerire alle istituzioni percorsi e soluzioni concrete e sostenibili è a mio avviso esemplare in questo senso”.
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