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Terna accelera sulla transizione green: piano decennale da oltre 21 mld

Terna presenta il Piano di Sviluppo 2023: focus su transizione ecologica e sicurezza energetica

Questa mattina Terna ha presentato il nuovo Piano di Sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Presidente di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini. La società presieduta da Valentina Bosetti e guidata da Stefano Donnarumma, ha comunicato un piano di investimenti di oltre 21 miliardi di euro nei prossimi 10 anni (il 17% in più rispetto al precedente Piano) per accelerare la transizione energetica, favorire la decarbonizzazione, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale.

Infatti, gli interventi previsti da Terna fungeranno da abilitatori per raggiungere gli obiettivi europei previsti dal Pacchetto di misure Fit-for-55. In Italia, l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030, rispetto al 55% indicato precedentemente dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), per un totale di 70 GW di potenza aggiuntiva. La filosofia che guida l’azienda, garantire alle prossime generazioni un futuro sostenibile, viene confermata con il Piano di Sviluppo 2023, il quale prevede una riduzione totale delle emissioni di CO2 fino a quasi 12.000 kt/anno, entro il 2040.

A spiegare l'importanza del Piano Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna, che nel corso del suo intervento ha dichiarato: “Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna e consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati. Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé. Il sole e il vento rappresentano il nostro petrolio, quindi se noi riusciamo a svilupparli nel modo migliore abbiamo la possibilità di dipendere sempre meno dalle altre fonti. Abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.

Degli investimenti previsti beneficerà l'intero sistema Paese, con un incremento dell'affidabilità della rete di trasmissione elettrica, ma anche con il rafforzamento delle dorsali da Sud a Nord, il potenziamento dei collegamenti tra le isole e la terraferma, nonché il miglioramento di resilienza e sostenibilità delle rinnovabili.

Le linee di azione del Piano di Sviluppo 2023 e i nuovi interventi Hypergrid

Oltre 30 le iniziative infrastrutturali inserite dalla Società all'interno del nuovo Piano di Sviluppo, mantenendo le opere già incluse nel precedente Piano decennale e immettendo i nuovi progetti della rete Hypergrid. Le linee di azione del Piano di Sviluppo 2023 consistono nell'incrementare la capacità di scambio tra zone di mercato attraverso lo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative; valorizzare sinergie infrastrutturali con interventi strategici per il Paese già pianificati, come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, e utilizzare infrastrutture esistenti e siti dismessi per integrare la rete (riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale); abilitare le fonti di energia rinnovabile; incrementare la resilienza della rete con un approccio prospettico per misurare il rischio della rete in caso di eventi meteorologici estremi.

Ma la novità del Piano è la rete Hypergrid, una soluzione efficace e competitiva nei costi per il progresso della rete di trasmissione nazionale che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current). Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento ed efficientamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica d'Italia e verso le isole, che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV (elemento, quest’ultimo, che rappresenta una novità assoluta per l’azienda).

Nello specifico le tratte interessate saranno:

  • HVDC Milano-Montalto: l’opera servirà per bilanciare i transiti tra il Lazio e la Toscana e trasferire in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord Italia, caratterizzate da una maggiore domanda di energia.
  • Central Link: lo sviluppo dell’opera permetterà di trasferire in sicurezza l’energia dal Centro Italia verso le aree di carico della Toscana.
  • Dorsale Sarda: il progetto consentirà di massimizzare l’integrazione dell’energia rinnovabile e di rafforzare la rete elettrica dell’isola. Tramite una dorsale di oltre 500 km, l'opera permetterà di raggiungere una potenza di scambio di 1000 MW tra il sud e il nord dell’isola.
  • Dorsale Ionica-Tirrenica: collegherà la Sicilia ionica al Lazio e si comporrà di due tratte: l’HVDC Ionian Link, da Priolo (Siracusa) a Rossano (Cosenza) e l'HVDC Rossano – Montecorvino (Salerno) – Latina, attraverso un collegamento complessivo di oltre 800 km.
  • Dorsale Adriatica, HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì: collegherà la parte settentrionale della Puglia fino all’Emilia Romagna, passando per l’Abruzzo e le Marche, con un collegamento complessivo di oltre 500 km. L’opera permetterà di ridurre le congestioni di rete in regioni caratterizzate da un’elevata produzione rinnovabile, come ad esempio la Puglia.

Le dichiarazioni di Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna

 

A margine dell'evento, l'amministratore delegato di Terna Stefano Donnarumma ha commentato: "Il Piano presentato oggi comprende un arco temporale di 10 anni, dal 2023 al 2032, e prevede un volume di investimenti pari a 21 miliardi di euro. A caratterizzare il Piano sono le Hypergrid, sottolinea Donnarumma: "Circa 11 miliardi sono dedicati a queste nuove tipologie di reti, che si sovrapporranno per lo più alle reti esistenti cambiandone la tecnologia in corrente continua. Si affiancheranno anche a reti sottomarine che, abbracciando la penisola consentiranno di raddoppiare la capacità di trasporto, il tutto nel rispetto dell'ambiente e dei cittadini, nonché con un orientamento molto forte alla riduzione del costo complessivo dell'opera in rapporto all'energia trasportata e quindi con un impatto positivo nei prossimi anni sulla bolletta degli utenti".

 

 

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