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UniMarconi, Career Connections: la carriera di Angelo Mazzetti di Meta al centro dell’incontro con gli studenti
Mazzetti (Meta): “Più il sapere è accessibile, più la società dispone degli strumenti per interpretare la complessità del presente e affrontare con consapevolezza le sfide del futuro”

UniMarconi: esplorato dagli studenti il percorso professionale di Angelo Mazzetti e le sfide del digitale nell'ambito del ciclo di incontri Career Connections
Career Connections, il format promosso da UniMarconi per avvicinare studenti e professionisti, creando un ponte concreto tra formazione accademica e mondo del lavoro. Ospite dell’incontro è stato Angelo Mazzetti, Head of Public Policy di Meta, la società che guida piattaforme globali come Facebook, Instagram e WhatsApp. Un’occasione preziosa per approfondire, attraverso la sua esperienza, come si costruiscono oggi le politiche digitali in Europa e quali sfide attendono il futuro dell’innovazione, della comunicazione e del lavoro.
Durante l’incontro sono stati affrontati temi centrali per comprendere l’impatto delle grandi piattaforme sulla società, il ruolo dell’etica digitale e della regolamentazione in Europa, nonché le opportunità per chi aspira a una carriera nella comunicazione, nel settore tecnologico o nelle istituzioni. Un appuntamento che ha offerto agli studenti uno sguardo privilegiato sul dietro le quinte del mondo digitale e sulle scelte strategiche che ne orientano l’evoluzione.
Angelo Mazzetti ha raccontato il suo percorso professionale davanti a un gruppo di studenti nella sede dell’Università UniMarconi di Roma, ripercorrendo il cammino che, partito dalla LUISS Guido Carli, lo ha condotto fino al ruolo di Head of Public Policy di Meta per l’Italia. Un intervento denso di riflessioni personali e professionali, in cui ha condiviso non solo i successi, ma anche le difficoltà e i momenti di incertezza che hanno segnato la sua crescita.
A presentarlo è stato Andrea Arinci, Professore alla LUISS, autore televisivo e caro amico di Angelo Mazzetti, che ha sottolineato l’indole curiosa e intraprendente di Mazzetti, capace di unire visione strategica e capacità di adattamento. Dopo la laurea in Scienze Politiche, Mazzetti ha maturato esperienze in ambiti diversi come economia, politica e imprenditoria, costruendo un profilo professionale solido e versatile.
Durante l’incontro, ha raccontato il suo ingresso in Meta attraverso un percorso fatto di tappe progressive, episodi singolari e momenti emblematici. Tra questi, il suo primo evento aziendale, coinciso con la visita di Mark Zuckerberg in Italia, diventato aneddoto tra i presenti per l’atmosfera a metà tra imbarazzo e cordialità.
Ampio spazio è stato dedicato ai temi dell’innovazione tecnologica e dell’Intelligenza Artificiale. Mazzetti ha illustrato come strumenti come la realtà aumentata e il metaverso, un tempo relegati alla fantascienza, stiano oggi entrando concretamente nella quotidianità. Ha citato, ad esempio, i progetti sviluppati in collaborazione con EssilorLuxottica per la creazione di occhiali intelligenti, capaci di scattare foto, interagire con l’ambiente e accedere a informazioni tramite comandi vocali e IA multimodale, spiegando anche come potrebbero essere una sostituzione degli smartphone, eliminandone tutti i lati negativi, quali la dipendenza, la vista e la postura.
Nel suo intervento ha anche evidenziato le differenze tra il mercato statunitense ed europeo. Se negli Stati Uniti le innovazioni possono contare su un bacino omogeneo di centinaia di milioni di persone, in Europa i processi si complicano a causa delle barriere linguistiche, culturali e legislative, che rendono il mercato più frammentato e meno immediato da raggiungere.
Infine, ha affrontato il tema dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del lavoro. Ha sottolineato come la tecnologia non sostituisca le persone, ma trasformi le competenze richieste. Da qui l’importanza di investire sull’upskilling della forza lavoro, affinché imprese e lavoratori possano adattarsi a un contesto in continua evoluzione. In questo scenario, Meta ha già messo a disposizione corsi gratuiti per favorire la formazione digitale, con un’attenzione crescente verso l’IA.
L’intervista di Affaritaliani ad Angelo Mazzetti Head of Public Policy di Meta
A margine dell’evento, Angelo Mazzetti, Head of Public Policy di Meta ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Sono sempre stato a favore della tecnologia, così come lo è Meta. Crediamo che la tecnologia contribuisca concretamente all’abbattimento delle barriere comunicative, facilitando il rapporto tra imprese e i loro clienti, ma anche tra le persone e l’accesso al sapere. Tutto ciò che consente di ridurre ostacoli alla conoscenza e alla professionalizzazione non può che avere un impatto positivo sulla nostra società. Più il sapere è accessibile, più la società dispone degli strumenti per interpretare la complessità del presente e affrontare con consapevolezza le sfide del futuro”.
“Nella mia esperienza professionale”, ha proseguito Mazzetti, “ho visto l’azienda cambiare profondamente negli ultimi dieci anni, e di riflesso è cambiato anche il mio lavoro. Quando ho iniziato, circa un decennio fa, in Europa esistevano pochissime regole legate al digitale, se non addirittura nessuna. Oggi, invece, siamo in una fase molto intensa di regolamentazione. Questo ha avuto un forte impatto sul mio ruolo professionale. Anche le tecnologie utilizzate in azienda erano molto diverse rispetto a oggi. Tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno rendendo più efficienti e veloci molti compiti ripetitivi, consentendoci di concentrarci su attività a maggiore valore aggiunto”.
“Se dovessi sintetizzare le due principali direttrici di cambiamento che ho osservato, direi che da un lato c’è stato un profondo mutamento del contesto esterno e delle tematiche affrontate; dall’altro, l’evoluzione delle tecnologie interne ha reso più semplice la collaborazione e il lavoro efficace all’interno dei team, soprattutto in una realtà come la nostra, distribuita a livello globale, con fusi orari e culture differenti” ha affermato Mazzetti.
“Non mi sento di dare veri e propri consigli ai giovani, ma posso offrire un’osservazione basata su ciò che ho visto finora. Le persone che ho visto avere più successo sono quelle che sono riuscite ad appassionarsi davvero a ciò che fanno, affrontandolo con spirito imprenditoriale, iniziativa e senza paura di commettere errori. Sono anche quelle che non hanno avuto timore di far sentire la propria voce, anche in contesti più gerarchici, cercando sempre un confronto costruttivo.
In questo senso, è importante abituarsi a una cultura del feedback, intesa non come una critica personale ma come uno strumento di crescita. Un po’ come avviene nello sport: un approccio agonistico ma positivo, dove l’obiettivo è sempre migliorarsi”, ha poi concluso Mazzetti.
L’intervista di Affaritaliani a Andrea Arinci, Professore dell’Università LUISS Guido Carli e autore televisivo
Andrea Arinci, Professore dell’Università LUISS Guido Carli e autore televisivo, ha dichiarato: “Oggi siamo qui a UniMarconi non per conoscere me, io sarò solo un tramite, un traghettatore, ma per conoscere meglio Angelo Mazzetti, direttore delle Relazioni Istituzionali di Meta per Italia e Grecia, nonché un caro amico. Siamo cresciuti insieme all’università, ci siamo formati fianco a fianco e abbiamo seguito, con reciproca stima, i rispettivi successi professionali”.
“Siamo qui oggi proprio per raccontare il suo percorso: una carriera brillante, quella di un giovane italiano che ha trovato la sua strada all’interno di una grande azienda americana come Meta. Parlerà agli studenti di UniMarconi, e non solo, di come sia possibile raggiungere certi traguardi in giovane età, con determinazione e visione”, ha affermato Arinci.
“Oggi”, ha detto Arinci, “università e tecnologia sono sempre più intrecciate, ed è giusto che sia così. I ragazzi devono essere preparati non solo alle sfide del futuro, ma anche a quelle del presente – alcune delle quali affondano ormai le radici nel passato. Penso naturalmente all’intelligenza artificiale, che sta diventando parte integrante della nostra quotidianità”.
“L’approccio deve essere sempre critico, come dovrebbe insegnare ogni università. UniMarconi lo fa: non si tratta di abusare della tecnologia, ma di saperla usare in modo consapevole. E questo è un aspetto fondamentale. Oggi parleremo anche di questo. UniMarconi, in quanto università digitale, vive di innovazione e tecnologia. È un ateneo d’eccellenza nel panorama della formazione telematica. Ma è altrettanto bello poter vivere momenti come questo, face to face, in presenza, per fare rete davvero.
Siamo ormai abituati a costruire relazioni attraverso chat e social, ma quanto è più umano e prezioso poterci guardare negli occhi, magari condividendo un semplice bicchiere d’acqua frizzante, e parlare davvero”, ha poi concluso Arinci