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Università digitali in crescita: percorsi flessibili, tecnologia e inclusione geografica trainano la trasformazione del comparto universitario digitale
Sempre più studenti, lavoratori scelgono le università digitali per progredire nella carriera o aggiornare le proprie competenze

Università digitali: crescono iscrizioni e offerta formativa mentre la formazione online si consolida come leva per accessibilità, aggiornamento professionale e coesione territoriale
Negli ultimi anni il sistema universitario italiano sta vivendo una profonda trasformazione, spinta da una domanda crescente di percorsi formativi più flessibili, accessibili e davvero compatibili con la vita professionale. A confermarlo sono i dati del Referto sul Sistema Universitario 2025 della Corte dei Conti, che evidenziano la forte espansione del settore digitale. Gli iscritti alle università telematiche sono infatti più che raddoppiati in soli sei anni, raggiungendo quota 265.831 nell’anno accademico 2023/24 (Referto sul Sistema Universitario, Corte Conti, p. 155 - dati estratti da elaborazione Cdc su dati USTAT - MUR). Una crescita che riflette l’emergere di nuovi bisogni formativi in un mercato del lavoro in rapido cambiamento.
Il comparto delle università telematiche è oggi un settore maturo, ma in continua evoluzione, capace di offrire percorsi modulabili, servizi di tutoraggio personalizzato e soluzioni tecnologiche avanzate a supporto della didattica. Il Rapporto rileva come la crescente partecipazione a questi percorsi sia legata non solo alla possibilità di conciliare studio e lavoro, ma anche all’opportunità di aggiornare le proprie competenze lungo tutto l’arco della vita e alla maggiore inclusività geografica resa possibile dalle piattaforme digitali.
La dimensione occupazionale rappresenta uno degli indicatori più rilevanti: molti studenti che scelgono le università digitali sono già inseriti nel mondo del lavoro e utilizzano la formazione come strumento di crescita professionale o di riqualificazione. Questo riflette un modello orientato alle competenze spendibili, in cui tecnologia, didattica innovativa e supporto continuo contribuiscono a collegare in modo più diretto formazione e bisogni del mercato.
Accanto alla crescita della domanda, anche l’offerta formativa si è ampliata: oggi gli atenei digitali propongono 166 corsi di laurea (Referto sul Sistema Universitario, Corte Conti, p. 156), più del doppio rispetto al 2011, con una forte concentrazione in ambiti come giurisprudenza, economia, scienze sociali ed educazione, settori strategici per lo sviluppo professionale e sociale del Paese. Parallelamente, l’evoluzione normativa - dal DM 1835/2024 ai nuovi standard sulla qualità della didattica - sta orientando il comparto verso maggiore trasparenza, tracciabilità e uniformità regolatoria, confermando la piena integrazione delle università telematiche nel sistema universitario nazionale.
Un altro elemento significativo evidenziato dal Rapporto riguarda l’impatto sul territorio: la diffusione della formazione digitale contribuisce infatti a ridurre il divario geografico nell’accesso allo studio, soprattutto nelle aree interne e nei piccoli comuni, dove l’assenza di atenei fisici rappresenta spesso un ostacolo. Le università online diventano così parte di una più ampia infrastruttura culturale, capace di favorire coesione, partecipazione e nuove opportunità di sviluppo.
In questo contesto, realtà come Multiversity si inseriscono pienamente nel modello di sviluppo delineato dalla Corte dei Conti, contribuendo a un ecosistema formativo fondato su qualità, innovazione e accessibilità. Il settore, nel suo complesso, si configura come una componente complementare dell’offerta universitaria nazionale: non alternativa, ma una proposta integrata, pensata per rispondere a esigenze diverse rispetto ai percorsi tradizionali in presenza.
Il quadro presentato dalla Corte si colloca in un Paese che continua a investire meno della media europea nell’istruzione universitaria (0,85% del PIL contro l’1,25% dell’UE - Referto sul Sistema Universitario, Corte Conti, p. 29) e che affronta criticità strutturali, come la carenza di alloggi per gli studenti fuori sede. In questo scenario, il digitale emerge come una leva sistemica per ampliare il diritto allo studio e rispondere alla crescente domanda di formazione continua.
Guardando al futuro, il comparto delle università telematiche appare destinato a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo, contribuendo alla modernizzazione culturale ed economica del Paese. La traiettoria è chiara: un modello formativo più flessibile, inclusivo e allineato alle esigenze del mercato del lavoro, capace di accompagnare l’Italia nelle sfide della competitività e della trasformazione digitale.
