Nuove imposte sulla casa. Arriva la "Local Tax"
Cambia tutto. Il progetto della Local Tax, che dal 2016 dovrà sostituire Imu e Tasi, potrebbe finire in soffitta. Secondo il Corriere della Sera i tecnici del governo, coordinati dal sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, e dal Consigliere economico del premier, Luigi Marattin starebbero lavorando ad alcune nuove ipotesi. La Local Tax dovrebbe finire per assorbire l’Imu e ciò che resterà della Tasi, dopo l’abolizione del tributo sulla prima casa, con una radicale semplificazione della disciplina a beneficio dei contribuenti. Ma non sarà un tributo "unico". Accanto ad essa, infatti, sopravviverà un altro balzello, un canone di natura patrimoniale o tributaria, nel quale saranno accorpate le altre imposte comunali, quelle minori, come Cosap, Tosap, Cimp, essenzialmente le tasse sull’occupazione delle aree pubbliche e quelle su pubblicità e affissioni. Probabilmente, alla Local Tax, sopravviverà anche la Tari, se non altro perché una è un’imposta, l’altra è una tariffa, e insieme non possono stare.
Perde molto peso anche l’ipotesi di uno scambio tra le addizionali Irpef riscosse dai Comuni e il gettito dell’Imu sugli immobili produttivi, che oggi va allo Stato. Il concetto di fondo era quello di attribuire ai municipi le imposte sul patrimonio, allo Stato quelle sui redditi. Ma dopo l’annuncio di Renzi di voler eliminare le tasse sulla prima casa, lo scambio traballa. Se si togliesse anche l’addizionale né i possessori di una prima casa, né i contribuenti residenti finanzierebbero le spese di un Comune, ma ne voterebbero il sindaco.