Economia
Opa Pirelli: domani al via, prezzo bloccato anche con recesso

Prenderà il via domani, per concludersi il prossimo 13 ottobre, l'Opa lanciata su Pirelli da Marco Polo Industrial Holding, la società mista tra ChemChina (65%) e Camfin (35%). L'offerta riguarda il 76,5% del capitale ordinario più 12 milioni di azioni di risparmio e mira alla cancellazione della quotazione del titolo in Borsa, con la conseguente fusione tra Pirelli e Marco Polo; il prezzo e' di 15 euro, per un esborso massimo di 5,6 miliardi di euro.
Un prezzo che, chiarisce il documento di offerta pubblicato oggi, non potra' essere superiore al livello fissato neanche in caso di esercizio del diritto di recesso. Questo spetta agli azionisti che aderiranno all'Opa, in caso di modifiche statutarie o di fusione in societa' non quotata. In caso di recesso il valore delle azioni sara' stabilito in base alla media aritmetica dei prezzi di chiusura nei sei mesi che precedono la pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea chiamata a esprimersi sulla fusione tra Pirelli e Marco Polo. Le clausole contenute nel documento rendono quindi vana l'attesa degli investitori che avevano scommesso, attraverso il recesso, su un prezzo dell'Opa piu' elevata rispetto ai 15 euro.
Sembra poi improbabile un aumento del prezzo da parte dell'offerente, dopo che nei mesi scorsi gli analisti avevano affermato che il valore del gruppo Pirelli era superiore. L'Opa e' l'ultimo tassello di una complessa operazione il cui primo accordo risale al 22 marzo scorso, e che aveva vissuto diversi passaggi, tra cui la definizione dei patti parasociali e della complessa architettura societaria, fino ad approdare alla presentazione del documento di offerta alla Consob il 20 agosto scorso, e all'approvazione da parte della Commissione il 4 settembre.