Economia
Oro fino 4mila dollari l'oncia? Record possibile, la Bank of America ci crede
Secondo l’istituto, il prezzo potrebbe salire per effetto del deficit Usa e delle tensioni globali

Oro: stime in crescita. Bank of America lo vede a 4mila dollari l’oncia nel secondo semestre 2025
Bank of America vede l’oro arrivare a 4.000 dollari l’oncia già nella seconda metà del 2025. Al momento il prezzo è attorno ai 3.343 dollari, in lieve calo dopo che la Fed ha deciso di lasciare i tassi invariati il 7 maggio. Ma secondo la banca americana, nonostante una fase di pausa, la tendenza resta al rialzo. A spingere l’oro fin qui è stata soprattutto la domanda di investimento, cresciuta del 20% nel primo trimestre 2025 secondo il World Gold Council.
Il dato è trainato dagli Etf: gli asset legati all’oro sono aumentati del 170% su base annua, pari a circa 550 tonnellate. I flussi maggiori arrivano da Nord America e Asia, dove pesano fattori come l’incertezza politica e le tensioni commerciali. La domanda di gioielli invece è in calo, e secondo BofA questo equilibrio tra flussi finanziari e calo del consumo fisico fa sì che l’oro possa restare sopra i 3.000 dollari, ma difficilmente salire oltre i 3.500 nel breve, a netto di nuovi scossoni geopolitici.
Per arrivare a 4.000 dollari l’oncia, gli investimenti dovrebbero crescere di un altro 18% su base annua. Non sarebbe una novità: è già successo nel 2016 e nel 2020. Stavolta, il fattore chiave potrebbe essere il disavanzo fiscale degli Stati Uniti. La mancanza di misure per ridurre il debito pubblico, spiega la banca, spinge molti investitori a rifugiarsi nell’oro, ritenuto meno rischioso dei titoli di Stato. BofA segnala anche che gli indicatori di incertezza legati alla politica fiscale Usa sono sempre più correlati all’andamento dell’oro. Per questo, anche se nel breve i margini di crescita sono limitati, la seconda metà dell’anno potrebbe vedere nuovi rialzi.
Ma BofA guarda anche al rame, sostenuto da scarsità dell’offerta e stimoli fiscali in Cina. I metalli di base hanno mostrato una buona tenuta, e la banca ritiene che un ulteriore allentamento fiscale in Europa e un nuovo ciclo di stimoli in Cina possano sostenere ancora la domanda.