Quel relitto sommerso vale milioni: la caccia al tesoro piace a WS
Un po' 20 mila leghe sotto i mari e un po' i Goonies. Questa è una storia di oro e di esplorazioni. E' anche un caso di borsa, che si fa interessante già dal nome dell società coinvolta, la Odyssey Marine Exploration. La società, quotata al Nasdaq, negli ultimi cinque giorni ha guadagnato più dell'8%. Il motivo? Un ritrovamento ricco, ricchissimo. Mille once d'oro (poco meno di 30 chili), pari a un valore di 1,3 milioni di dollari, sono stati pescati da una nave affondata, a causa di un uragano, nel 1857 con a bordo 21 tonnellate d'oro.
Come nella più classica caccia al tesoro, c'è ancora molto da scoprire. La Odyssey Marine Exploration ha da poco ottenuto i permessi per immergersi, perché la licenza era stata acquistata, nel 1988, da un'altra spedizione. Con quali risultati? I primi esploratori riuscirono a recuperare materiale per una valore di 40 milioni di dollari, pur esplorando solo il 5% del relitto.
Quella ricca spedizione finì in tribunale. Il suo promotore, l'ingegnere Tommy Thompson, fu accusato di non aver pagato i suoi collaboratori. E' latitante dal 2012, da quando non si presentò a un'udienza del processo. Adesso la Odyssey si è conquistata il diritto di finire la sua missione. La caccia al tesoro è solo comunciata. E la borsa ci crede.