Padoan: "La legge di stabilità sarà un passaggio difficile"
"La Legge di stabilita' sara' un passaggio difficile, un esercizio complicato che riguarda anche i Comuni e le Regioni. Ma stiamo valutando le condizioni per un ulteriore taglio del cuneo fiscale a favore delle imprese. Il governo e' poi ben cosciente che c'e' l'esigenza di finanziare misure importanti anche nella riforma del lavoro, come la nuova indennita' di disoccupazione. Sappiamo benissimo che bisogna farlo e le risorse ci saranno, pur nella fatica dei vincoli di bilancio". Lo dice il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un'intervista ad Avvenire.
Il ministro dell'Economia nell'intervista ribadisce l'intervento sulle societa' municipalizzate: "Il tema sara' affrontato, non so ancora se in un decreto collegato alla Stabilita' o nella legge stessa". Sulla spending review da 20 miliardi precisa: "Non posso fare cifre, ma solo dire che saranno sufficienti e realistiche. E, comunque, Renzi ha parlato di 20 miliardi di risorse mobilitate, non di soli tagli". Infine, Padoan fa una promessa agli enti locali: "La Tasi dimostra che c'e' anche qui un problema di fiducia: se crediamo che ci debba essere un elemento federale nella tassazione, sta ai Comuni fare l'uso che ritengono piu' adeguato degli strumenti che hanno. Se non li usano, non posso obbligare a farlo. Posso aggiungere pero' che il governo ha l'obiettivo di superare il Patto di stabilita' interno, che si e' rivelato un meccanismo che non funziona, anzi impedisce a chi ha le risorse di usarle".
La prossima manovra puntera' sulla ripresa e incentivera' gli investimenti. A dirlo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui, inoltre, la riforma del lavoro e' cruciale. "La legge di Stabilita' - osserva l'inquilino di via XX settembre intervistato da La Repubblica - tiene conto del fatto che il quadro macroeconomico e' profondamente deteriorato rispetto anche solo a 5 mesi fa. Questo rende piu' difficile rispettare i vincoli di finanza pubblica. La manovra di bilancio parte da questo presupposto. Il secondo presupposto e' che il 3% non viene valicato. Il governo sta facendo uno sforzo basato su tre pilastri. Il primo riguarda le riforme strutturali e in particolare quella del lavoro: le altre sono importanti, questa e' cruciale. Il secondo e' un risanamento favorevole alla crescita, cioe' misure volte ad abbattere i costi per le imprese derivanti dal cuneo fiscale sul lavoro, tramite tagli di spesa. Il terzo e' un sostegno agli investimenti soprattutto privati, ma non solo, con la semplificazione delle regole, a incentivi che si autofinanziano e altro". "C'e' una recessione lunga che pero' si sta attenuando e da cui stiamo gradatamente uscendo", spiega Padoan. "Questa - aggiunge - si e' aggiunta a due decenni negativi per la produttivita' e di perdita della competitivita'. L'Italia non e' paragonabile ad altri paesi. E' un Paese complesso, e' la seconda economia manifatturiera del continente. Da noi lo sforzo di aggiustamento del bilancio e' stato significativo e lo vediamo nel bilancio pubblico in surplus al netto degli interessi. Il sistema bancario ha dimostrato una tenuta importante. Ma restano gli ostacoli alla crescita, pervasivi, che vanno aggrediti con le riforme".