Economia
Partite IVA, gli italiani preferiscono il forfettario: vantaggi fino a 22mila euro con la flat tax
La flat tax è innegabilmente vantaggiosa ma per alcuni resta un freno alla crescita

Partita IVA, il 74% delle nuove aperture prevede il regime forfettario e la metà è rappresentata da under 35
Nei primi tre mesi di quest'anno il 74% delle persone fisiche che hanno aperto una partita IVA ha scelto il regime forfettario e il 51% è rappresentato da under 35. La flat tax ha ottenuto un certo successo grazie a una tassazione al 15%, che diventa del 5% per le nuove attività, zero IVA e costi forfettizzati. A dirlo sono i numeri dell'Osservatorio del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
I vantaggi diventano evidenti come si scopre dalla simulazione del Sole 24 Ore. Un tecnico informatico con un reddito pari a quello medio dichiarato nel suo settore nel 2024 a fronte di compensi per 35mila euro con il regime forfettario arriva a un netto di 23.286 euro, escludendo l'imposta e i contributi. Con la tassazione ordinaria, invece, il netto si riduce di quasi 6mila euro.
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Il problema nasce quando si supera la soglia di 85mila euro per cui il regime forfettario non è più applicabile. In questo caso il passaggio alla tassazione ordinaria significa veder calare il netto di quasi 23mila euro. Le cifre cambiano in base alla professione ma la situazione è comunque piuttosto simile a prescindere dalla categoria.
Per alcuni l'innalzamento dell'attuale soglia per il forfettario, come richiesto dalla Lega nella scorsa sessione di bilancio, non porterebbe benefici rilevanti alla crescita.