Sempre peggio #renzicomeunacyclette. Giugno, partite Iva in calo
Sono state aperte 38.311 nuove partite Iva a giugno scorso con un calo tendenziale (-3,8%). La distribuzione per natura giuridica evidenzia che il 72,7% delle aperture e' relativo alle persone fisiche, il 20,7% alle societa' di capitali, il 5,7% alle societa' di persone, mentre la quota dei "non residenti" ed "altre forme giuridiche" rappresenta solo lo 0,8% del totale. Rispetto a giugno 2013, si notano le flessioni di aperture per le persone fisiche (-5,5%) e per le societa' di persone (-9,7%), mentre per le societa' di capitali si registra un aumento (+4,3%). E' quanto rilevano i dati dell'Osservatorio sulle partite Iva del Dipartimento delle Finanze.
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio si conferma al primo posto con un numero di aperture di partite Iva pari al 24,5% del totale, seguito dalle attivita' professionali con il 13,1% e dalle costruzioni con il 9,4%. Rispetto al giugno 2013, tra i principali settori, gli incrementi maggiori si registrano nei servizi di informazione e comunicazione (+9,5%) e nella sanita' (+5,7%), mentre le flessioni piu' consistenti si osservano nei settori delle attivita' finanziarie (-27,5%), delle attivita' artistiche (-15,2%) e in agricoltura (-7,4%)
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso e' stabile, con i maschi che risultano intestatari del 65% di nuove partite Iva. Il 49,5% delle aperture e' dovuta a giovani fino a 35 anni e il 34,4% alla classe 36-50 anni. Rispetto al giugno dello scorso anno il calo di aperture interessa tutte le classi di eta', ma e' piu' sensibile nelle classi oltre i 51 anni.
Il 27,4% delle nuove aperture di partite Iva, pari a 10.485, in questo mese ha aderito al regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilita'. Il regime di vantaggio limita per cinque anni l'imposta dovuta al 5% degli utili dichiarati, esonerando i contribuenti interessati dal pagamento di Iva ed Irap.