Pensioni d'oro, la pasionaria Meloni a lezione di Costituzionale
Di Franco Abruzzo
Georgia Meloni, parlamentare di "Fratelli d'Italia", definisce ancora una volta "inaccettabile" la sentenza 116/2013 della Consulta sull’incostituzionalità del contributo di solidarietà sulle pensioni sopra i 90mila euro all'anno. E' corretto commentare da parte di un deputato e con giudizi gratuiti una sentenza della Consulta senza neppure averne spiegato la motivazione?
La Meloni deve capire che il Governo e il Parlamento possono ripristinare oggi e in ogni momento quel prelievo ma su tutti (cittadini pensionati e cittadini in attività) nel rispetto dei principi fondamentali dell'uguaglianza e della progressività del sistema tributario. Il prelievo del 3% sugli stipendi e sulle pensioni superiori ai 300mila euro è rimasto, non a caso, in vigore perché non fa discriminazioni.
Giorgia Meloni, invece, vuole bastonare soltanto i pensionati, lasciando indenni i lavoratori attivi, i boiardi pubblici e privati e i parlamentari. Qualcuno dovrebbe spiegare alla giovane e passionale parlamentare: a) che l'uguaglianza di trattamento è un valore costituzionale fondamentale tra cittadini in quiescenza e cittadini in attività; b) che lo Stato puo’ recuperare i quattrini utili al rilancio dell’occupazione e dello sviluppo colpendo le mafie e i ladri (=evasori). Frattanto avanza a Milano il progetto di un "Movimento politico dei cittadini pensionati di oggi e di domani". I pensionati diffidano della politica e si organizzano per non diventare un esercito di straccioni.