Economia
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41 per una platea ristretta di lavoratori
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41. RIFORMA PENSIONI NEWS
La pensione anticipata per i lavoratori precoci si può raggiungere con la quota 41 non è per tutti ma solo per i lavoratori che, avendo svolto almeno 12 mesi effettivi di lavoro prima del compimento dei 19 anni, hanno anche uno degli altri requisiti richiesti.
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41 per una platea ristretta di lavoratori
Andare in pensione con la quota 41 a partire dal 1 maggio 2017 sarà possibile solo ad una platea ristretta di lavoratori precoci.- Infatti la novità pensioni è dedicata solo a specifiche categorie di lavoratori che siano in determinate condizioni economiche, personali e fisiche da richiedere una tutela.
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41. Ecco i lavoratori che possono aspirare
Pensione anticipata: potranno usufruire della misura i lavoratori del pubblico impiego, quelli del settore privato ma anche i lavoratori autonomi e quelli iscritti nelle gestioni speciali di artigiani, commercianti e coltivatori diretti.
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41. Le condizioni
Pensione anticipata per i lavoratori precoci: prima condizione da soddisfare è avere contribuzione versata al 31 dicembre 1995 di cui almeno 12 mesi versati prima del compimento dei 19 anni. Il lavoratore precoce per soddisfare questo requisito dovrà conteggiare solo la contribuzione obbligatoria escludendo quella figurativa (as esempio la contribuzione derivante dal servizio militare).
Pensioni: pensione anticipata precoci e quota 41. I profili dei pensionati
I lavoratori precoci che vorranno fruire della quota 41 per la pensione anticipata devono avere uno dei seguenti profili di tutela:
stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, anche collettivo, o dimissioni per giusta causa, o risoluzione consensuale in ambito della conciliazione obbligatoria e che hanno concluso il periodo spettante di Naspi;
lavoratori autonomi o dipendenti che assisitono un parente entro il primo grado, convivente, con handicap
lavoratori dipendenti o autonomi che ridotta capacità lavorativa
lavoratori dipendenti che svolgono una delle 11 professioni individuate come mansioni gravose da almeno 6 anni in via continuativa
lavoratori addetti a mansioni usuranti o notturni.