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Economia
Piani individuali di risparmio, Mazzini (Eurizon): "Interesse in crescita"

Piani individuali di risparmio, Mazzini (Eurizon): "Interesse in crescita"

"I Pir (Piani individuali di risparmio, ndr) alternativi sono una risposta alla necessità di investimento della liquidità in eccesso così come i pir ordinari, ma rispetto a questi ultimi prevedono l’investimento in società non quotate e di piccola capitalizzazione. Rappresentano quindi una fonte di finanziamento e capitale di rischio per questa tipologia di imprese". A dichiararlo è Massimo Mazzini, Responsabile Marketing e Sviluppo Commerciale di Eurizon durante l’evento R-Evolution di Assogestioni.

"Noi riscontriamo interesse per i PIR alternativi da parte di investitori private e istituzionali ma è importante ricordare che trattandosi di strumenti 'chiusi', che vincolano il capitale, richiedono una conoscenza di un certo livello da parte dell’investitore, all’interno di un processo di consulenza di gestione del portafoglio. Ritengo che possano rappresentare un 10-15% del portafoglio.

"Un aspetto importante, che in Eurizon abbiamo sviluppato, è che i pir alternativi rientrano in un processo di democratizzazione degli investimenti alternativi per clienti alla ricerca di rendimenti e di opportunità anche a sostegno dell’economia reale. In Eurizon stiamo lavorando sulla creazione di due soluzioni: una relativa al mondo Eltif e l’altra al mondo di FIA alternativi. Questi ultimi rappresentano una soluzione molto diversificata, includono fondi di private equity, private debt, infrastrutture e real estate. Ampliano così la diversificazione, parola chiave non solo per l’investimento negli alternativi ma in generale per l’investimento della liquidità".

L'intervento di Francesco Sedati, Resp. Fundamental Research

L’appuntamento è proseguito con la conferenza a cura di Eurizon intitolata “L’attrazione dei risparmiatori italiani per la liquidità: come investire in maniera graduale e diversificata”. 

"Il Covid - ha dichiarato Francesco Sedati, Resp. Fundamental Research - ha contribuito ad accentuare dei trend già presenti nell’economia: 'never waste a good crisis' dicono gli anglosassoni. Ne è un esempio l’e-commerce, un motore che ha permesso all’economia di funzionare durante il lock-down. Con effetti evidenti sul mercato dove i leader del settore hanno raggiunto livelli di fatturato e capitalizzazione record mentre allo stesso tempo si sono verificati numerosi casi di fallimento tra le catene tradizionali".

"Simile - ha continuato Sedati - è lo smart working verso cui le aziende erano spesso poco propense nel periodo pre-virus è ora riconosciuto come un metodo di lavoro complementare al lavoro tradizionale e anche efficiente e credo che porterà dei cambiamenti di lungo periodo sul modo di lavorare: dalla presenza fisica, con ricadute significative sul real estate, alla mobilità con conseguenti effetti su trasporto pubblico, vendite di auto e anche sul petrolio. Ma anche sul budget tecnologico delle aziende che dovranno accelerare la transizione al cloud, investire in sistemi di cyber security, di video-conferenza, ecc".

"Alcuni comportamenti adottati dai consumatori durante il lock-down diventeranno permanenti e questo cambiamento continuerà determinando un’incrementale divaricazione tra vincitori e vinti", ha concluso Sedati.

L'intervento di Maria Luisa Matarrelli, Resp. Developed and Emerging Government Bonds and Forex 

"Nell’attuale contesto diventa importante diversificare sull’obbligazionario includendo tutte le asset class che offrono un differenziale di rendimento positivo verso le emissioni governative", ha commentato Maria Luisa Matarrelli, Resp. Developed and Emerging Government Bonds and Forex. Importante per un investitore in euro è anche la diversificazione internazionale, con asset class come l’obbligazionario cinese che offre differenziale di rendimento positivo rispetto all’area euro e agli Stati Uniti, in un contesto macroeconomico stabile con le autorità che vogliono dare uno standard internazionale alla valuta e in considerazione al fatto che quest’asset class verrà inclusa in molti indici obbligazionari globali. Importante inoltre è la decorrelazione di portafoglio che si può ottenere con alcune valute che hanno la funzione di “protezione” in alcune fasi, come lo yen".

"In uno scenario in cui la volatilità dell’inflazione è ai minimi storici da sempre - ha proseguito Matarrelli -, un ulteriore trend che riteniamo opportuno iniziare a considerare per il futuro è quello che prevede inflazione inattesa. Noi stiamo considerando nelle allocazioni di portafoglio la possibilità che si verifichi questo rischio, anche se non in tempi brevi, abbinando un’asset allocation che in caso di inflazione inattesa possa prevedere nuove asset class come le commodities, in grado di coprire un rischio di inflazione molto alto".

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