Piazza Affari teme l'Ucraina e Gaza
Le borse europee chiudono in lieve rialzo a eccezione di Milano, dove l'indice Ftse Mib arretra dello 0,2% a 20.831,26 punti. Sulla seduta pesano i timori di nuove sanzioni nei confronti della Russia. Tra le aziende che hanno pubblicato oggi i loro conti trimestrali, si segnala il tonfo di Gsk, che cede quasi il 5% dopo aver ridotto le stime sugli utili di fine anno. Accoglienza fredda per i pur positivi conti di Alstom (-0,09%) e Daimler (-0,58%), mentre il calo dell'utile legato al taglio dei sussidi non punisce Iberdrola (+0,58%).
Il Dax di Francoforte avanza dello 0,2% a 9.753,56 punti, l'Ftse 100 di Londra segna +0,04% a 6.798,15 punti, il Cac 40 di Parigi sale dello 0,16% a 4.376,32 punti, l'Ibex di Madrid guadagna lo 0,1% a 10.659,1 punti.
Piazza Affari chiude in lieve calo una seduta priva di spunti significativi e impostata alla prudenza in attesa di sviluppi sul fronte delle crisi geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente. Il bilancio finale ha visto il Ftse Mib arretrare dello 0,2% a quota 20.831 punti; con l'All Share che invece ha limato lo 0,18% a 22.089 punti. Per quanto riguarda i singoli titoli, in evidenza Buzzi Unicem (+3,09%) in scia a un report positivo di Equita Sim. In forte calo, vittima di prese di beneficio, Stm con un -5,94% a 6,57 euro per azione.