Piazza Affari chiude a -2,08% (sopra i minimi) - Affaritaliani.it

Economia

Piazza Affari chiude a -2,08% (sopra i minimi)

Borse, volatilità alle stelle: "indice della paura" a quota 50 punti

I mercati globali tremano per Wall Street e le Borse europee chiudono in rosso, al termine di una giornata nera, contrassegnata da una forte volatilita'. I listini del Vecchio Continente aprono molto male, sulla scia del crollo di ieri a New York, il peggiore da sei anni a questa parte, poi recuperano un po' ma senza mai uscire dal territorio negativo. Al termine della giornata Londra arretra del 2,64% a 7.141,40 punti. A Milano l'indice Ftse Mib perde il 2,08% a 22.347,01 punti. Francoforte va giu' del 2,32% a 12.392,66 punti, Parigi del 2,35% a 5.161,81 punti e Madrid del 2,27%. Wall Street fin dalla partenza va sull'ottovolante, mantenendosi debole, condizionata da una fortissima incertezza, come dimostra l'indice Vix, che misura volatilita' dei mercati, meglio noto come l'"indice della paura", il quale ha toccato oggi quota 50 punti, il top dall'agosto 2015, un livello superiore a quello raggiunto durante la crisi del debito greco e a quello toccato dopo la Brexit del 2016.

Borsa: -2,08% in chiusura (sopra minimi), si salva Intesa

Altra chiusura in netto calo per la Borsa valori anche se non sui minimi di giornata toccati in apertura. Piazza Affari, in linea con gli altri principali listini europei, sembra aver perso lo smalto rialzista degli ultimi tempi, sui timori che la ripresa economica in atto possa far rialzare la testa all'inflazione e, con essa, portare a un'accelerazione nella politica di rialzo dei tassi d'interesse, soprattutto negli Usa dopo il cambio di guarda al vertice della Federal Reserve. Gli analisti invitano comunque alla cautela e a "non avere panico", perche' in sostanza non si e' davanti allo scoppio di "una bolla speculativa" ma solo in presenza di un momento "di pausa", che potrebbe essere persino "salutare" dopo la recente corsa delle quotazioni. Per gli operatori, la reazione dei mercati alle ipotesi di un stretta della politica monetaria a livello internazionale e' "immotivata", e non c'e' motivo "per perdere la testa", soprattutto in Europa dove "la ripresa economica e' ancora in una fase di espansione e consolidamento". Sta di fatto che il Ftse Mib ha chiuso la seconda seduta settimanale con un ribasso del 2,08% a quota 22.347 punti, con un minimo a quota 21.982 punti; All Share -2,04%. Raffica di vendite tra le blue chips, con l'evidente eccezione di Intesa Sanpaolo che si e' salvata con un progresso dello 0,67% nel giorno della diffusione dei conti e della presentazione del nuovo piano d'impresa al 2021.

Chiude a 129 punti base lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il tasso del decennale italiano al 2% sul mercato secondario. Il differenziale spagnolo termina la seduta a 74,7 punti base, quello portoghese a 138 punti.