Pirelli ai cinesi, Salvini: l'Italia sta andando in malora
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"E' una brutta notizia nel momento in cui non siamo in grado di garantire che il lavoro, la ricerca, lo sviluppo e la produzione rimangano in Italia, come troppo spesso è accaduto". Matteo Salvini, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così l'ingresso dei cinesi della China National Chemical nel capitale della Pirelli. "Stiamo perdendo pezzi di Italia, uno dopo l'altro. La colpa non è di tizio o di caio, ma è di una situazione economica creata ad arte a Bruxelles e accettata a Roma. Una situazione che ci fa andare in malora", attacca il segretario federale del Carroccio.
"Nel libero mercato - aggiunge Salvini - ognuno è libero di fare quello che vuole, per carità. A me però interessa salvaguardare l'occupazione e troppo spesso sono arrivati i soci stranieri e poi, come sta succedendo in Liguria con le navi della Costa o con Eni, Enel, Finmeccanica e Saipem, questi entrano, chiudono qua e aprono altrove. E' già successo troppe volte".
Secondo Salvini, se andiamo avanti così nei prossimi anni "non ci sia più l'industria. E se perdiamo l'industria è finita. L'Italia è ancora la seconda potenza industriale d'Europa nonostante il massacro che abbiamo subito in questi quindici anni, però se andiamo avanti così... Un Paese che perde l'industria è un Paese finito. E Renzi è complice di questo progetto dell'Unione europea, che vuole distruggere l'industria italiana".