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Economia
Pmi, le direttrici per ripartire: innovazione, solidità patrimoniale ed estero

Il 90% delle aziende italiane riconosce la necessità di rafforzare le proprie dimensioni per sostenere la competitività. Il 60% delle imprese è propenso ad investire in innovazione. La banca? Un partner in grado di fornire un supporto oltre al credito. E’ quanto emerge dallo studio “I bisogni delle pmi post Covid” condotto da Intesa Sanpaolo, Piccola Industria di Confindustria, Monitor Deloitte e Deloitte Private su un campione di oltre seimila piccole e medie imprese da cui emerge come il segmento delle pmi mostri un’elevata propensione al cambiamento pur essendo stato il più colpito dalla pandemia. La ricerca mette in luce come, in un contesto di profonda trasformazione, le imprese abbiano bisogno di pianificazione strutturata e partner consolidati che siano in grado di integrare il gap di competenze specifiche nella gestione del new-normal.

“La nostra attività come Piccola Industria Confindustria si concentra nel supportare le pmi in preparazione all’incertezza. Da imprenditori sappiamo che non siamo nella Fortezza Bastiani di Buzzati, che l’evento ostile arriva e a volte può decidere il destino di un’impresa, specie se piccola. Oggi siamo convinti che digitale, green, resilienza e business continuity siano le principali sfide che abbiamo davanti. A questo si accompagna il rafforzamento patrimoniale dell’impresa, elementi capaci di portare a una crescita sostenibile e strutturata. Per farlo occorre passare dalla cultura dell’emergenza a quella della prevenzione, oltre che comprendere che il digitale è ormai una condizione per esistere”, ha affermato Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Confindustria.

Come le precedenti crisi insegnano, per affrontare con successo una situazione emergenziale e di forte volatilità serve una chiara visione strategica combinata ad un piano di medio-lungo termine definito valutando le alternative strategiche perseguibili. In un contesto di incertezza, pianificare ed analizzare i possibili scenari che si prospettano consente di determinare dove giocare (“where to play”) e come vincere (“how to win”) nel mercato, gestendo la “paura dell’ignoto” ed evitando il rischio di immobilismo che darebbe origine ad un “circolo vizioso” da cui difficilmente si potrebbe uscire. Dalla nostra ricerca, che riconferma evidenze emerse da altri studi sviluppati dal nostro settore Deloitte Private dedicato alle PMI, emerge tuttavia nel segmento pmi ancora un gap: solo tre aziende su dieci si stanno attrezzando in tal senso, preparandosi ad affrontare la ripresa con piani di rilancio strutturati”, ha a sua volta commentato Manuel Pincetti (nella foto), partner Monitor Deloitte responsabile per i servizi di Strategic Transformation & Growth di Deloitte in Italia.

Si rafforza, quindi, la necessità per le imprese di trovare i giusti partner con cui avviare il percorso di trasformazione:più di un'azienda su due richiederebbe un supporto diretto alle istituzioni bancarie su ambiti non solo finanziari ma anche operativi.  In questo quadro si inserisce e prosegue lo storico impegno di Intesa Sanpaolo a sostegno delle piccole e medie imprese, affiancandole nei percorsi di crescita e internazionalizzazione anche attraverso la sua rete estera capillare in circa 40 paesi costituita da filiali, uffici di rappresentanza e banche controllate.

“L’emergenza sanitaria e le sue conseguenze sulle attività produttive hanno imposto al sistema delle pmi di rimodulare i propri modelli di business in un contesto di incertezza. Ciò nonostante nel primo semestre di quest’anno, con grande impegno e vicinanza a circa un milione di imprese e microimprese nostre clienti, di cui circa 250mila pmi, abbiamo riportato in bonis circa 4.300 aziende italiane. L’iniziativa presentata oggi è un passo ulteriore verso le imprese che fanno rete per fornire loro gli strumenti utili, anche oltre il credito, per favorire la ripresa e la crescita su nuovi mercati. Come Gruppo, siamo fortemente impegnati ad accelerare la transizione verso la sostenibilità e l’internazionalizzazione, stimolando una nuova cultura d’impresa attraverso webinar e anche investimenti favoriti dal meccanismo del nuovo credito d’imposta”, ha dichiarato Anna Roscio, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo.

 

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