Prada e la maledizione dei profitti: titolo ai minimi dopo il flop dei conti
Dopo i conti in rosso, puntuale la reazione della Borsa. Weekend difficile per Prada che venerdì ha presentato una semestrale inferiore alle attese e oggi ha visto il titolo bersagliato dalle vendite: le azioni della maison milanese, quotata a Hong Kong, hanno infatti lasciato sul terreno il 6,3% a 48, 25 dollari. A pesare sono state anche le stime prudenti sull'ultima parte di 2014.
Quanto ai conti, il gruppo ha archiviato il primo semestre del 2014, chiuso il 31 luglio, con un utile netto di 244,8 milioni di euro, in calo del 20% rispetto ai 308 milioni della prima meta' del 2013; i ricavi consolidati del periodo sono cresciuti dell'1,3% a 1,75 miliardi di euro.
"La posizione raggiunta oggi dal gruppo nel mercato del lusso - ha commentato venerdì l'amministratore delegato, Patrizio Bertelli - costituisce una solida base per la crescita di ricavi e margini nel medio-lungo periodo, da perseguire, ponendo sempre massima attenzione all'eccellenza, attraverso un'oculata politica di investimenti e un continuo monitoraggio dei costi".
"I risultati del I semestre sono stati piu' deboli delle attese - commenta Mediobanca Securities - ma la principale sorpresa negativa e' stata il fatto che la posizione finanziaria netta sia divenuta negativa per 1,4 milioni a fronte dei 349 milioni di fine marzo". Lo stesso broker aggiunge che i trend di agosto e settembre non forniscono segnali di miglioramento tant'e' che il management di Prada prevede ora un secondo semestre in linea con il primo.
Intanto, Miu Miu prosegue la sua espansione nella Cina settentrionale e annuncia l'apertura del suo primo punto vendita nel prestigioso Charter Shopping Centre, nella città di Harbin. Lo spazio, disegnato dall’architetto Roberto Baciocchi, si estende su un unico livello per una superficie di 220 metri quadrati.